Ursula von der Leyen ha detto che la Commissione Europea proporrà sanzioni contro Israele

Mercoledì mattina, durante il suo discorso sullo stato dell’Unione Europea, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che proporrà alcune sanzioni contro Israele, come risposta alla crisi umanitaria che ha provocato nella Striscia di Gaza.
Von der Leyen ha detto che la Commissione sospenderà il pagamento dei fondi destinati a Israele, che l’Unione Europea versa attraverso diversi programmi. Ha anche detto che la Commissione proporrà al Consiglio (cioè all’organo che rappresenta i governi dei paesi membri) di approvare sanzioni contro i ministri «più estremisti» del governo israeliano e i «coloni violenti» in Cisgiordania, un territorio che secondo la comunità internazionale appartiene ai palestinesi, ma che da decenni Israele occupa illegalmente. Proporrà inoltre di sospendere le parti relative al commercio dell’Accordo di associazione con Israele (cioè il trattato internazionale che regola le relazioni tra l’Unione Europea e Israele).
La Commissione Europea fino a qui era stata molto criticata per la sua sostanziale passività nei confronti di Israele. Nel suo discorso von der Leyen ha riconosciuto le difficoltà della Commissione, sostenendo che siano causate dalle divisioni tra i governi europei, e ha criticato duramente Israele per i crimini commessi nella Striscia di Gaza. Non è chiaro però se le proposte di von der Leyen avranno il sostegno necessario per essere approvate: in passato iniziative simili non hanno avuto successo a causa dell’opposizione di alcuni paesi più restii a sanzionare Israele, come Ungheria, Italia e Germania.


