Donald Trump è stato condannato anche in appello a pagare 83,3 milioni di dollari alla giornalista E. Jean Carroll per averla diffamata

A destra la giornalista E. Jean Carroll fuori dal tribunale, nel 2020 (AP Photo/Seth Wenig)
A destra la giornalista E. Jean Carroll fuori dal tribunale, nel 2020 (AP Photo/Seth Wenig)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato condannato anche in appello a pagare un risarcimento da 83,3 milioni di dollari (quasi 71 milioni di euro) per aver diffamato la giornalista E. Jean Carroll. La Corte di appello ha respinto la richiesta di Trump di avvalersi dell’immunità presidenziale, e ha confermato il risarcimento imposto dalla prima sentenza, con la quale il tribunale competente aveva stabilito un importo di oltre 8 volte superiore a quanto richiesto in origine dalla stessa Carroll.

La diffamazione in questione nasce dalle accuse di violenza sessuale che nel 2019 Carroll aveva mosso a Trump, con un articolo sul New York Magazine in cui raccontava di essere stata stuprata da lui 23 anni prima. Trump aveva detto che l’accusa era totalmente falsa e aveva attaccato verbalmente Carroll in diverse occasioni, sui social e durante comizi. Lo aveva fatto anche durante la stessa causa civile in cui Carroll lo aveva citato per violenza sessuale, causa che nel 2023 Carroll aveva vinto. A quel punto lo aveva denunciato anche per averla diffamata, dato che la vittoria di Carroll nell’altro processo aveva creato i presupposti per un danno d’immagine, e quindi anche per il risarcimento che ora lei ha ottenuto.