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  • Lunedì 8 settembre 2025

Si sa qualcosa in più sull’arresto di due criminali turchi a Viterbo

Gli investigatori hanno escluso che volessero fare un attentato durante la festa patronale

La polizia a Viterbo durante gli arresti di cinque persone turche sospettate di avere un legame con i due criminali arrestati, 4 settembre 2025 (ANSA/MAX VISMARA)
La polizia a Viterbo durante gli arresti di cinque persone turche sospettate di avere un legame con i due criminali arrestati, 4 settembre 2025 (ANSA/MAX VISMARA)
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Mercoledì scorso in un B&B di Viterbo, nel Lazio, sono stati arrestati due uomini di nazionalità turca, trovati con una pistola Browning calibro 9 e una mitraglietta d’assalto Tokarev. Poche ore dopo l’arresto, la polizia ha escluso che stessero preparando un attentato da compiere durante la processione per la festa patronale di Santa Rosa che si stava svolgendo quel giorno: è una delle poche certezze delle indagini iniziate la scorsa settimana dopo gli arresti.

Nonostante i due uomini si siano rifiutati di parlare agli investigatori, negli ultimi giorni sono state fatte diverse ipotesi sulla loro presenza in Italia e in particolare a Viterbo, e nessuna c’entra con la presenza dei ministri Antonio Tajani e Alessandro Giuli alla festa patronale, come si era temuto inizialmente. Il B&B dove sono arrestati si trova proprio lungo il percorso della “macchina” di Santa Rosa, l’alta struttura dedicata alla santa che ogni anno viene trasportata attraverso le vie della città per la festa.

Dalle prime ricostruzioni i due arrestati, Baris Kaya e Abdullah Atik, sarebbero affiliati a un gruppo criminale mafioso chiamato Dalton, dal nome dei fratelli Dalton del fumetto Lucky Luke. Nel maggio del 2024 proprio a Viterbo fu arrestato Baris Boyun, che secondo gli investigatori è il leader del gruppo criminale.

Boyun era stato arrestato una prima volta nell’agosto del 2022 a Rimini in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti dal governo turco per accuse di omicidio, minacce, lesioni, associazione a delinquere e violazione della legge sul possesso di armi. Boyun all’epoca aveva respinto le accuse sostenendo di essere un perseguitato politico di origini curde.

Il governo turco aveva chiesto più volte la sua estradizione, negata prima dal tribunale di Bologna e poi anche dalla Corte di Cassazione. Dopo il primo arresto Boyun fu trasferito ai domiciliari in provincia di Crotone, in una casa di campagna dove nel marzo del 2024 alcune persone si sono introdotte e hanno sparato quattro colpi di pistola contro un portone. Per questo motivo Boyun è stato poi trasferito a Bagnaia, una frazione di Viterbo, sempre ai domiciliari. Dopodiché nel maggio del 2024 è stato arrestato con l’accusa di continuare a coordinare il gruppo criminale anche ai domiciliari. Ora si trova in carcere.

Gli investigatori stanno cercando di capire se in questa vicenda ci siano collegamenti con la presenza a Viterbo di Ismail Atiz, detto Hamus, leader di un altro gruppo criminale turco, i Casper. Atiz è stato arrestato il 26 agosto in un b&b nel centro di Viterbo, anche lui in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Turchia che lo accusa di riciclaggio ed estorsione.

Negli ultimi giorni sono state fatte varie congetture, alcune in contraddizione tra loro. La prima è che i due arrestati fossero a Viterbo per uccidere Ismail Atiz come ultimo atto di una faida che va avanti da tempo. Lo scorso gennaio in Turchia è stato ucciso Ahmet Cangi, 20 anni, secondo la polizia turca affiliato ai Casper. Il 3 agosto a Marbella, in Spagna, è stato invece ucciso Caner Koçer, membro dei Dalton. Secondo un’altra ipotesi, i due arrestati erano a Viterbo per tentare di far evadere Ismail Atiz dal carcere.

Per ora gli investigatori si sono limitati a confermare le accuse per traffico internazionale di armi. Sono stati invece rilasciati cinque uomini di nazionalità turca che erano stati arrestati giovedì: si era capito in un secondo momento che non avevano nulla a che fare con le persone arrestate.