La Corte Suprema israeliana ha obbligato il governo a dare più cibo ai palestinesi in carcere, perché quello fornito finora è insufficiente

Una seduta della Corte Suprema israeliana nel 2023 (Debbie Hill/AP)
Una seduta della Corte Suprema israeliana nel 2023 (Debbie Hill/AP)

Domenica in Israele la Corte Suprema ha stabilito che il governo del paese fornisce una quantità di cibo insufficiente per sopravvivere alle persone palestinesi detenute nelle carceri israeliane, e gli ha quindi ordinato di aumentarne la quantità e la qualità. I tre giudici della Corte Suprema hanno motivato la decisione dicendo che il governo ha il dovere legale di fornire ai detenuti palestinesi tre pasti al giorno per assicurare «un livello minimo di sussistenza».

L’esercito israeliano è solito arrestare e portare in carcere persone palestinesi che sospetta possano essere un pericolo per la sicurezza di Israele o che possano essere legate ad Hamas, il gruppo radicale palestinese responsabile dell’attacco del 7 ottobre 2023. Spesso queste persone restano in prigione per lunghi periodi senza accuse e senza processo, e vi subiscono sistematicamente abusi.

Secondo le autorità palestinesi, dal 7 ottobre almeno 61 palestinesi sono morti mentre si trovavano sotto il controllo della polizia israeliana. A marzo un ragazzo palestinese di 17 anni è morto in una prigione israeliana a causa della mancanza di cibo, secondo un medico israeliano che ha assistito all’autopsia.

– Leggi anche: Usare la fame come arma di guerra