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  • Sabato 6 settembre 2025

L’Italia è in finale ai Mondiali femminili di pallavolo

Dopo una partita spettacolare, vinta al quinto set contro il Brasile

(Volleyball World)
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L’Italia ha vinto 3 set a 2 (22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13) la semifinale dei Mondiali femminili di pallavolo contro il Brasile, dopo una delle partite più combattute ed emozionanti degli ultimi anni. Domenica alle 14:30 giocherà la finale contro la Turchia, che nell’altra semifinale ha battuto 3 set a 1 il Giappone.

Per l’Italia, allenata da Julio Velasco, è la trentacinquesima vittoria consecutiva: non perde da quasi un anno e mezzo e nel frattempo ha vinto tre tornei consecutivi, due Nations League e le Olimpiadi. Nella finale dell’ultima Nations League, un paio di mesi fa, aveva battuto proprio il Brasile. Ora avrà l’occasione di vincere anche i Mondiali, che ha vinto una sola volta (nel 2002) e di rifarsi dopo il secondo posto del 2018 e il terzo del 2022.

Questa volta è stata davvero difficile per l’Italia, in una partita molto equilibrata, con diversi errori ma anche tante azioni spettacolari, nella quale entrambe le squadre sono state decisamente più efficaci in difesa che in attacco. Contro una Nazionale molto forte e attrezzata come il Brasile, che in certi momenti è stata superiore a muro (ne ha mandati a punto 22, contro i 15 dell’Italia), la Nazionale di Velasco ha dimostrato ancora una volta di essere piena di risorse e di riuscire a vincere anche quando deve lottare per ogni punto e senza dominare le partite, utilizzando quasi tutte le sue giocatrici a disposizione.

Non è stata sempre brillante, ma ha giocato una partita di grande temperamento, rimontando per due volte il Brasile e battendolo infine in un tie-break tesissimo. Kate Antropova, che ha giocato a lungo al posto di Paola Egonu, ha fatto 28 punti, Myriam Sylla 21 ed Egonu 10, compreso quello finale. Al Brasile non sono bastati i 29 della fortissima Gabi, che ha fatto una partita straordinaria, e i 20 dell’opposta Rosamaria.

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Nel primo set l’Italia ha affrontato il primo vero momento difficile di questi Mondiali, visto che finora aveva vinto tutte le partite in modo piuttosto agevole. Il Brasile ha cominciato molto bene, mentre l’Italia ha faticato più del solito, andando in svantaggio anche di 6 punti (tantissimi, per le abitudini dell’Italia). Alla metà del set l’opposta Egonu, la più forte attaccante italiana, è stata sostituita da Antropova, che è entrata con ottimo piglio e ha aiutato la Nazionale a riavvicinarsi con diversi attacchi vincenti. Poco dopo la palleggiatrice titolare Alessia Orro si è fatta male a una caviglia (era successo lo stesso nel riscaldamento a Sarah Fahr, che ha giocato comunque): con in campo la sua riserva, Carlotta Cambi, l’Italia ha in parte rimontato, ma ha infine perso 25-22.

Il secondo set è cominciato sempre con Antropova al posto di Egonu (sono due pallavoliste formidabili entrambe, ma è quasi impossibile farle giocare assieme perché hanno lo stesso ruolo), e con Orro di nuovo in campo, pur con la caviglia fasciata. L’Italia è partita meglio, segnando subito tre punti su muro, e ha alzato il livello anche in difesa e in attacco, cominciando a fare il suo gioco abituale e portandosi sull’11-6. La partita è diventata esaltante, perché entrambe le squadre hanno fatto varie difese eccezionali, dando vita a scambi lunghi e spettacolari. Proprio con le difese e i muri il Brasile si è rifatto sotto, pareggiando sul 12-12.

Il set è andato avanti con l’Italia che pareva sempre riuscire a prendere un buon margine ma il Brasile subito dopo rimontava: 16-13, poi 17-16, poi 20-16, poi 21-20, poi 23-20. Nei momenti finali del set però l’Italia ha aumentato la sua efficacia, vincendo 25-22 e pareggiando la partita sull’1-1.

Scambi del genere, con 4-5 attacchi difesi prima di fare punto, sono stati abbastanza la norma in questa partita

Il terzo set è stato il più teso ed equilibrato, perché nessuna delle due squadre è riuscita a prendere un vantaggio rilevante. L’Italia era andata sul 21-19, ma due muri consecutivi hanno permesso al Brasile di pareggiare 22-22, e poi ancora 23-23 e 24-24. A quel punto c’è stato uno scambio lunghissimo nel quale Egonu (nel frattempo rientrata per un giro in prima linea) non è riuscita a far punto, e ce l’ha fatta invece al terzo tentativo la brasiliana Gabi. Nei successivi vantaggi l’Italia non è riuscita a sfruttare un set point, mentre il Brasile ne ha avuti 4, e al quarto ha vinto il set 30-28 grazie all’ennesimo muro, questa volta su Antropova (comunque l’unica attaccante italiana che riusciva a far punti con una certa continuità).

Il quarto set è cominciato con Egonu di nuovo in campo e Gaia Giovannini al posto di Stella Nervini. Anche qui si è andati avanti punto a punto, con il Brasile che però dava l’impressione di essere un po’ più in controllo della situazione (una situazione abbastanza inedita per l’Italia di Velasco), almeno fino a metà set, quando l’Italia ha allungato sul 17-13 e poi sul 19-15. Ancora una volta però il Brasile, con la difesa e i muri, è tornato in partita, pareggiando sul 22-22 anche grazie a due attacchi sfiorati con la punta delle dita dal muro italiano. Una schiacciata di Egonu e due muri dell’Italia, con Giovannini e Fahr, sono stati infine decisivi per far arrivare la partita al quinto set.

Nel quinto set, sul 7-6 per il Brasile, l’Italia è riuscita finalmente a murare Gabi (con Antropova, che ha continuato ad alternarsi con Egonu), e poi ha fatto altri due punti con Sylla e con un errore della stessa Gabi, andando 9-7. Gabi però si è subito rifatta, con tre eccezionali attacchi consecutivi per il 10-9 per il Brasile. L’Italia è tornata in vantaggio e poi di nuovo sotto, con il muro di Rosamaria su Sylla sul 13-12. Da quel momento però ha fatto tre punti di fila, due con Egonu e uno con la capitana Anna Danesi, che ha sfruttato un’ottima battuta di Sylla per schiacciare a terra la ricezione sbagliata del Brasile. L’ultimo punto l’ha segnato, come detto, Paola Egonu.