La gigantesca parata militare in Cina
Con Xi Jinping, Vladimir Putin, Kim Jong Un e vari altri leader stranieri, per celebrare l'80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale

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Mercoledì 3 settembre a Pechino il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un hanno partecipato a una grande parata militare insieme a una ventina di leader di tutto il mondo per commemorare l’80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e dell’occupazione giapponese della Cina.
Le immagini trasmesse dalla televisione di stato cinese hanno mostrato Xi Jinping mentre stringe, a turno, la mano a Putin, poi a Kim Jong Un e agli altri ospiti al momento del loro arrivo. Dopo uno scambio di convenevoli, i leader si sono incamminati lungo il tappeto rosso. Putin alla destra del presidente cinese e Kim Jong Un alla sua sinistra, i tre hanno guidato il gruppo verso piazza Tienanmen per la parata.
È stata una scena dal notevole valore simbolico: tre uomini riuniti per celebrare la vittoria sulle ambizioni egemoniche del Giappone e della Germania nazista in un momento in cui sono a loro volta impegnati in uno scontro strategico con l’Occidente.
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Nessun leader occidentale di spicco era presente, a parte il primo ministro slovacco Robert Fico, alleato di Putin all’interno dell’Unione Europea. Durante la parata, iniziata con colpi di cannone a salve, migliaia di partecipanti hanno cantato inni patriottici.
La vasta piazza era adornata da bandiere rosse e sorvolata da aerei ed elicotteri. Xi Jinping, in piedi dalla sua auto decappottabile, ha passato in rassegna le truppe e in un discorso ha detto che «l’umanità si trova ancora una volta di fronte alla scelta tra la pace e la guerra, tra il dialogo e lo scontro» e ha chiesto di impedire il ripetersi di «tragedie storiche» come quella che ha visto milioni di cinesi morire per mano delle truppe giapponesi più di 80 anni fa. Si è però astenuto da qualsiasi riferimento esplicito nei confronti degli Stati Uniti o a questioni controverse come Taiwan o i dazi doganali.
Nel frattempo, a diverse migliaia di chilometri di distanza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha augurato a Xi Jinping e al «meraviglioso» popolo cinese «una splendida giornata di festa»: «Per favore, portate i miei più calorosi saluti a Vladimir Putin e a Kim Jong Un mentre cospirate contro gli Stati Uniti d’America», ha aggiunto nel suo messaggio sarcastico pubblicato su Truth.



















