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  • Sabato 23 agosto 2025

È morto Ron Turcotte, storico fantino di uno dei cavalli da corsa più forti di sempre

Insieme a Secretariat divenne una celebrità sportiva: il loro record di velocità è imbattuto dal 1973

Ron Turcotte e Secretariat durante la Preakness Stakes, una delle gare della Tripla Corona, 19 maggio 1973 (Jerry Cooke/Corbis via Getty Images)
Ron Turcotte e Secretariat durante la Preakness Stakes, una delle gare della Tripla Corona, 19 maggio 1973 (Jerry Cooke/Corbis via Getty Images)
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Venerdì sera è morto a 84 anni il canadese Ron Turcotte, noto per essere stato il più importante fantino di Secretariat, uno dei cavalli da corsa più forti di sempre. Si fece conoscere soprattutto nel 1973, quando con Secretariat vinse la “Tripla Corona”, uno dei titoli più prestigiosi dell’ippica.

Consiste nel vincere le tre gare che si svolgono nei circuiti di Kentucky Derby, Preakness Stakes e Belmont Stakes. Da circa 100 anni, cioè da quando la Tripla Corona viene assegnata, l’hanno vinta solo tredici cavalli e nessuno è mai stato veloce come Secretariat nel 1973: ancora oggi, lui e Turcotte detengono il record di velocità in tutte e tre le gare.

Turcotte vinse più di 3mila gare tra il 1960 e il 1978. Cavalcò Secretariat dal 1972 al 1973, cioè quando il cavallo aveva due e tre anni e poteva ancora gareggiare per la Tripla Corona, le cui gare sono riservate solo ai cavalli purosangue da tre anni in giù. La carriera di Turcotte finì in maniera abbastanza inaspettata quando nel 1978 cadde da cavallo e rimase paralizzato dalla vita in giù.

Secretariat era un cavallo dal manto rossiccio, con una striscia bianca sulla fronte. Nel 1973 il modo in cui sbaragliava i cavalli avversari nelle gare lo fece diventare una celebrità negli Stati Uniti, e gli furono dedicate le copertine di riviste importanti come TimeSports Illustrated. Morì nel 1989, ma continuò a essere molto famoso. Gli furono dedicate delle statue, nel 2010 la Disney fece un film su di lui e appare persino nella serie animata di Netflix BoJack Horseman, dove il protagonista è un cavallo antropomorfo.