In Colombia almeno 18 persone sono state uccise in due attentati a Medellín e Cali, attribuiti a dissidenti delle FARC

Il luogo dell'esplosione a Cali, in Colombia, il 22 agosto 2025 (AP Photo/Santiago Saldarriaga)
Il luogo dell'esplosione a Cali, in Colombia, il 22 agosto 2025 (AP Photo/Santiago Saldarriaga)

Giovedì in Colombia almeno 18 persone sono state uccise e più di 70 sono state ferite in due attentati attribuiti a gruppi dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie (FARC), l’ex milizia rivoluzionaria più importante del paese. Nel primo attacco un drone ha abbattuto un elicottero della polizia in una zona rurale vicina a Medellín, nel nord-ovest del paese, uccidendo almeno 12 persone. L’elicottero stava conducendo un’operazione per distruggere le coltivazioni locali di foglie di coca, con cui viene prodotta la cocaina.

Poche ore dopo è esplosa una bomba dentro a una macchina in una via trafficata della città di Cali, circa 400 chilometri più a sud, uccidendo 6 persone e ferendone decine. Medellín e Cali sono le due più importanti e popolose città della Colombia, dopo la capitale Bogotà. Dopo l’attacco il sindaco di Cali Alejandro Eder ha dichiarato la legge marziale in città e il governo ha detto che nelle prossime ore deciderà se imporre delle misure aggiuntive per la sicurezza. Per ora nessun gruppo dissidente ha rivendicato la responsabilità degli attentati.