In Sardegna è morta un’altra donna per un’intossicazione da botulino: era fra le persone ricoverate dall’inizio di agosto

Una colonia del batterio Clostridium botulinum in crescita su un campione di albume
Una colonia del batterio Clostridium botulinum in crescita su un campione di albume (Smith Collection/Gado/Getty Images)

Una donna di 62 anni è morta in Sardegna per un’intossicazione da botulino alimentare: da alcune settimane era ricoverata all’ospedale di Monserrato, in provincia di Cagliari, dopo che a fine luglio aveva partecipato a un festival di cibo sudamericano. L’8 agosto era morta per botulismo un’altra donna, di 38 anni, che aveva partecipato allo stesso festival. In totale più di dieci partecipanti erano stati ricoverati. ANSA ha scritto che anche la 62enne avrebbe consumato il guacamole, una salsa a base di avocado, a cui era stata ricondotta l’intossicazione delle altre persone che si erano sentite male nei giorni scorsi.

Il botulino è una tossina pericolosa per gli esseri umani, prodotta da un batterio che può proliferare nei cibi non conservati correttamente. Nelle ultime settimane ci sono stati altri casi di intossicazione da botulino alimentare in Calabria, che hanno suscitato molta attenzione da parte dei media dopo quelli in Sardegna: a Diamante, una località sul mare in provincia di Cosenza, un uomo di 52 anni e una donna di 45 sono morti per intossicazione da botulino, e più di dieci persone sono state ricoverate all’ospedale Annunziata di Cosenza, alcune in condizioni gravi.

Le quattro morti per botulismo avvenute nelle ultime settimane sono riconducibili a questi due eventi: per il momento sembrano non avere alcuna connessione e non è stato provato che gli alimenti coinvolti abbiano avuto una diffusione al di là delle località. Non ci sono inoltre elementi per ipotizzare che quest’anno il rischio di intossicazione da botulino sia più alto del solito.

Per le due morti in Calabria sono indagati cinque medici e il gestore del furgone che vendeva i panini a cui è stata ricondotta l’intossicazione alimentare. Per la morte della 38enne in Sardegna è invece indagato per omicidio colposo il titolare del chiosco che l’ha servita. Secondo l’ANSA, i primi risultati dell’autopsia resi noti oggi hanno confermato che la donna è morta per botulismo, a cui si è aggiunta una forma di polmonite emorragica associata alla ventilazione meccanica a cui era stata sottoposta dopo il ricovero.

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