Tre dei quattro minori accusati di aver investito e ucciso una donna a Milano sono stati allontanati dalle famiglie e messi in comunità

Un minore nel campo rom di via della Chiesa Rossa, a Milano (LaPresse)
Un minore nel campo rom di via della Chiesa Rossa, a Milano (LaPresse)

La polizia locale di Milano ha allontanato dalle famiglie e messo in comunità per minorenni tre dei quattro ragazzini accusati di aver investito e ucciso una donna di 71 anni con una macchina rubata, lunedì mattina nel quartiere Gratosoglio di Milano. I ragazzini hanno tra gli 11 e i 13 anni e nei giorni scorsi erano stati fermati, interrogati e poi rilasciati. Inizialmente erano stati riconsegnati alle famiglie, che vivevano in un piccolo insediamento rom vicino al luogo dell’incidente: in seguito però queste avevano lasciato Milano con i minori senza avvisare le autorità. La polizia quindi ha deciso di procedere con l’allontanamento. Non si sa dove sia la famiglia del quarto ragazzino.

Nelle prossime ore sarà la procura per i minorenni a decidere se revocare il provvedimento o chiederne la conferma al giudice. La procura per i minorenni è l’ufficio del tribunale dei minori che si occupa delle indagini: sono entrambi organi della giustizia minorile, molto diversa da quella ordinaria per il suo intento rieducativo e non punitivo, e che prevede che per poter procedere penalmente nei confronti di un minore è necessario che abbia almeno 14 anni. I quattro ragazzi coinvolti nell’incidente sono tutti minori di 14 anni: il procedimento giudiziario verso di loro quindi non si concluderà con un processo né tantomeno con una condanna.

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