La squadra più spregiudicata nel baseball statunitense
I Detroit Tigers non saranno i più veloci della lega, ma nessuno corre tra le basi come loro

Nel 2024 i Detroit Tigers erano una squadra poco rilevante nella MLB, la lega maschile di baseball nordamericana e la più importante al mondo. A pochi mesi dalla fine della regular season (la prima fase del campionato), veniva dato loro solo lo 0,2 per cento di possibilità di qualificarsi ai playoff, le fasi finali a cui non accedevano da nove anni.
È stato allora che il loro modo di giocare è cambiato: dopo ogni battuta valida, hanno iniziato a correre quasi sempre tra le basi, prendendosi grossi rischi. E pur essendo una strategia rischiosa e spregiudicata, ha funzionato, tant’è che nel 2024 i Tigers riuscirono a sorpresa a qualificarsi ai playoff. In questa stagione hanno aumentato ulteriormente l’intensità del proprio gioco e stanno avendo ancor più successo: non solo sono primi nella propria divisione (una delle sei classifiche in cui è divisa la lega), ma hanno qualche possibilità concreta di vincere il campionato.
Correre tra le basi è fondamentale nel baseball, perché è l’azione che permette di fare punti. Per fare un punto, infatti, un giocatore deve completare il giro delle basi e tornare a quella di partenza, la casa base. Ci sono diversi modi per avanzare, ma il più comune è durante una battuta: quando il battitore – il giocatore con la mazza – colpisce la palla, può tentare di raggiungere una o più basi. Se però un difensore avversario riesce a prendere la palla al volo, il battitore viene eliminato all’istante e non può correre. Durante una battuta, anche i compagni già presenti sulle basi (i corridori) possono approfittarne per avanzare.
Tuttavia, quando ci si allontana dalla base durante una battuta bisogna stare attenti. Un corridore, infatti, può essere eliminato da un difensore avversario che, con la palla in mano, lo tocca o tocca la base verso cui sta correndo. Non farsi eliminare è abbastanza importante, perché al terzo giocatore eliminato la squadra in attacco passa in difesa, perdendo temporaneamente la possibilità di fare punti.
Battitori e corridori devono quindi valutare quanto avanzare durante un’azione: più ci si muove, infatti, più tempo hanno i difensori per recuperare e passarsi la palla e maggiori sono le possibilità di essere eliminati. Ciononostante, da poco più di un anno i giocatori dei Tigers preferiscono rischiare e cercano spesso di guadagnare una base, anche a costo di essere eliminati, anziché fermarsi per prudenza.
E anche se i Tigers non sono tra le squadre più veloci della lega, questa strategia sta funzionando alla grande. Lo dimostra in particolare la percentuale di “basi extra prese”, una statistica che calcola quante volte un giocatore riesce ad avanzare oltre quanto consentirebbe di norma una battuta. Una cosa che succede quando, per esempio, durante una “doppia” (una battuta che permette di avanzare tranquillamente di due basi) un corridore riesce ad avanzare di tre.
In questo caso, per esempio, Javier Baez riesce ad avanzare di due basi (e segnare) su una “valida”, un colpo che di solito è sufficiente per avanzare di una sola base
Secondo Baseball Reference, i Tigers hanno una percentuale di basi extra prese del 54 per cento: non solo è nettamente la più alta della stagione (i Los Angeles Dodgers, al secondo posto in questa classifica, sono al 47 per cento), ma di tutte le squadre di MLB degli ultimi 50 anni. Per trovarne una che fece meglio di Detroit, bisogna andare fino agli Oakland Athletics del 1975, che registrarono un 55 per cento di basi extra: una percentuale che i Tigers potrebbero persino superare nell’ultima parte di campionato. Significa, in poche parole, che più di una volta su due i corridori dei Tigers riescono ad avanzare più di quanto ci si aspetterebbe.
Certo, questa strategia non è una novità assoluta nel baseball (era già stata usata qualche anno fa dai Chicago Cubs, per esempio), ma i Tigers sono riusciti a perfezionarla. Buona parte del merito è del portoricano Joey Cora, che è il cosiddetto “allenatore di terza base” dei Tigers. È quello insegna ai giocatori come muoversi tra le basi in attacco e consiglia loro cosa fare in partita. L’anno scorso, quando le cose si stavano mettendo male per i Tigers, fu proprio lui – e non l’allenatore vero e proprio, A.J. Hinch – a consigliare ai suoi giocatori di correre e rischiare di più tra le basi.
E per quanto possa essere una strategia spregiudicata e rischiosa, può avere come detto i suoi vantaggi. Secondo l’ex giocatore di MLB Matt Antonelli, muoversi in modo aggressivo e veloce tra le basi può mettere in difficoltà la difesa, che deve sostenere un ritmo di gioco molto più alto e rischia più volte di sbagliare, e spinge i giocatori in campo a prendere decisioni rapide e autonome.
Per i Tigers è una scelta ancora più sensata. Il loro stadio, infatti, ha uno dei campi più grandi della MLB e quindi i fuoricampo (le battute che escono dal terreno di gioco e che permettono quindi di segnare almeno un punto) sono difficili da fare. Cercare di conquistare una base in più è quindi anche un modo per compensare questa cosa.
Questa tattica funziona molto bene anche perché i Tigers hanno costruito una squadra molto solida, sia in attacco che in difesa. Negli ultimi anni Detroit ha investito molto su alcuni giovani giocatori senza esperienza in MLB, affiancandoli ad altri di maggiore esperienza come Gleyber Torres dai New York Yankees o Javier Baez dai Chicago Cubs. Il loro lanciatore titolare, lo statunitense Tarik Skubal, è abbastanza emblematico di come sia stata costruita la squadra: come molti suoi compagni, è stato preso quando non aveva alcuna esperienza in MLB, e ora è uno dei migliori lanciatori del campionato.
Insomma, rispetto all’anno scorso i Tigers sono già sicuri di qualificarsi ai playoff e anche se di recente hanno perso un po’ di partite rimangono ancora primi nella loro divisione. La stagione regolare finirà il 28 settembre, mentre i playoff inizieranno due giorni dopo: non sarà facilissimo per i Tigers vincere il campionato, dato che ci sono squadre più forti e attrezzate come i Milwaukee Brewers o i Los Angeles Dodgers, ma potranno giocarsela.



