La notte di San Lorenzo non è la migliore per osservare le stelle cadenti

Il passaggio dello sciame meteorico delle Perseidi sarà più visibile tra l'11 e il 13 agosto, Luna permettendo

(Samuel de Roman/Getty Images)
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San Lorenzo è il nome che identifica la notte tra il 10 e l’11 agosto, tradizionalmente nota anche come “notte delle stelle cadenti” e considerata la migliore per sdraiarsi a guardare il cielo nella speranza di avvistarne. Un tempo la notte di San Lorenzo era effettivamente la migliore per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi: in questo secolo però il momento migliore per guardare le stelle cadenti è leggermente cambiato, ed è quello che va dall’11 al 13 agosto.

Quest’anno i giorni a cavallo di San Lorenzo corrispondono anche a quelli di Luna vecchia, visto che c’è stata la Luna piena sabato 9 agosto. Significa che la porzione illuminata della Luna è calante ma ancora quasi totale, e perciò di notte c’è meno buio in cielo: una condizione sfavorevole per osservare le stelle. Col passare dei giorni la porzione illuminata sarà sempre inferiore, e quindi da questo punto di vista le condizioni miglioreranno. Al di là della Luna, i momenti ideali per vedere le “stelle cadenti di San Lorenzo”, conosciute anche come “Lacrime di San Lorenzo”, saranno la notte tra lunedì 11 e martedì 12 agosto e soprattutto la successiva, tra martedì 12 e mercoledì 13.

Quelle che chiamiamo stelle cadenti non sono stelle, bensì frammenti meteorici di roccia che si sono generati dalla disintegrazione di una cometa: per la maggior parte questi frammenti sono grandi come granelli di sabbia. Quelli che si possono vedere in questi giorni appartengono al gruppo di detriti particolare, chiamato Perseidi, dal nome della costellazione di Perseo, che attraversa l’orbita terrestre in un periodo compreso tra la fine di luglio e la terza settimana di agosto. Nel momento di maggiore attività è possibile osservare a occhio nudo dalla Terra circa cento scie luminose ogni ora.

La cometa che diede origine al cosiddetto sciame delle Perseidi si chiama Swift-Tuttle e fu scoperta per la prima volta nel 1862 grazie a due distinte osservazioni fatte da Lewis Swift e da Horace Parnell Tuttle. Le scie luminose che osserviamo sono create dai detriti rilasciati dalla cometa, che incontrando l’atmosfera a una velocità di 200.000 chilometri orari si incendiano, creando delle “palle di fuoco” visibili dalla Terra. Il fenomeno è osservato da millenni: tra le prime notazioni su quanto accadeva nel cielo in questo periodo dell’anno ci sono quelle di astronomi cinesi, risalenti al 36 dopo Cristo.

– Leggi anche: Come riconoscere le costellazioni in queste notti d’estate

Di solito in presenza di uno sciame meteorico come quello delle Perseidi si parla di “stelle cadenti” perché nel cielo notturno sembra che le stelle si spostino velocissime prima di morire. In realtà, le stelle non c’entrano e anzi rimangono a debita distanza dall’atmosfera terrestre: milioni di chilometri nel caso del Sole, miliardi per tutte le altre. La fine di una stella così vicino a noi avrebbe effetti catastrofici per il pianeta e ne determinerebbe la sua completa distruzione.

A volte le scie luminose vengono chiamate “lacrime di San Lorenzo” proprio perché un tempo il momento di massima attività si verificava il 10 di agosto, in corrispondenza del giorno in cui si commemora il santo cristiano. Secondo la tradizione, le stelle cadenti ricordavano anche i tizzoni ardenti su cui San Lorenzo era stato martirizzato. Le cose però nell’universo sono sempre in movimento, e lentamente l’incontro tra le Perseidi e l’orbita terrestre si è spostato di circa un giorno in avanti.

Per osservare al meglio le Perseidi è sufficiente guardare il cielo di notte: meglio se nell’emisfero boreale e possibilmente lontano dai grandi centri urbani, dove l’inquinamento luminoso tende a renderle meno visibili. Il posto migliore per osservarle solitamente è la montagna, dove l’aria è meno inquinata ed è più probabile che il cielo sia limpido. La costellazione di Perseo sorge a nord-est dopo le 22, ma le stelle cadenti si possono vedere in tutto il cielo.