L’attrice di “The Mandalorian” Gina Carano si è accordata con Disney per chiudere la causa riguardo al suo licenziamento del 2021

Gina Carano, l’attrice della serie The Mandalorian che nel 2021 fu licenziata da Disney dopo aver paragonato l’essere Repubblicana negli Stati Uniti alla condizione delle persone ebree durante l’Olocausto, ha detto di aver fatto un accordo per chiudere la causa che aveva intentato alla casa di produzione cinematografica. Non si conoscono i termini dell’accordo. La causa, che era stata presentata nel 2024 e coinvolgeva anche la casa di produzione Lucasfilm, aveva attirato grandi attenzioni anche perché Carano era stata sostenuta economicamente dall’imprenditore Elon Musk, molto attivo nel sostenere le istanze della destra negli Stati Uniti.
Con l’accordo è stato evitato il processo che sarebbe dovuto iniziare il prossimo febbraio. Carano ha ringraziato Musk e ha detto che fare l’accordo è stata la soluzione migliore per tutti: inizialmente aveva chiesto 75mila dollari di risarcimento e la reintegrazione nel cast di The Mandalorian, popolare serie con Pedro Pascal e spin off della saga di Star Wars.
Nel 2021 Carano, che è anche una lottatrice di arti marziali miste e aveva già condiviso varie posizioni controverse sui vaccini per il Covid e le persone trans, aveva pubblicato un messaggio sui social network in cui aveva scritto: «La maggior parte delle persone oggi non si rende conto che i soldati nazisti riuscirono facilmente a rinchiudere migliaia di ebrei [nei campi di concentramento] solo perché prima il governo era riuscito a fare in modo che anche i loro vicini di casa li odiassero per il solo fatto di essere ebrei. In che modo questo è diverso dall’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?». Molti utenti dei social avevano criticato il post condividendo l’hashtag #FireGinaCarano, e Disney l’aveva poi esclusa dal cast della serie, attribuendo la decisione ai suoi post.


