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  • Sabato 9 agosto 2025

Questa diretta dal fondo dell’oceano piace a moltissimi argentini, ma non a Milei

Ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni ed è diventata un simbolo delle proteste contro i tagli alla ricerca del presidente

Una stella marina filmata nel canyon di Mar del Plata il 26 luglio 2025, durante una spedizione scientifica del Conicet (Fermoimmagine della diretta streaming sul canale dello Schmidt Ocean Institute)
Una stella marina filmata nel canyon di Mar del Plata il 26 luglio 2025, durante una spedizione scientifica del Conicet (Fermoimmagine della diretta streaming sul canale dello Schmidt Ocean Institute)
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Nelle ultime due settimane una diretta streaming dal fondo dell’oceano Atlantico ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni in Argentina, anche come forma di dissenso nei confronti di Javier Milei. Moltissime persone si sono appassionate agli organismi marini ripresi in un’esplorazione del canyon sottomarino di Mar del Plata e la popolarità della diretta streaming è diventata un’occasione per criticare la riduzione dei fondi per la ricerca scientifica pubblica decisa dal presidente argentino.

La spedizione scientifica nel canyon di Mar del Plata infatti è guidata dal Consiglio nazionale delle ricerche scientifiche e tecniche, indicato anche dall’acronimo Conicet, che è l’equivalente argentino del CNR italiano. Tra le misure di riduzione della spesa pubblica decise da Milei, alcune hanno riguardato anche questo ente: dal 2023, quando è iniziato il mandato del presidente, i fondi per la ricerca sono diminuiti più del 20 per cento e centinaia di ricercatori hanno perso il loro lavoro. In campagna elettorale, proprio parlando del Conicet, Milei diceva: «Cosa producono? Cos’hanno creato gli scienziati?».

La diretta streaming da Mar del Plata ha suscitato un interesse tale da essere discussa in tv e sulle prime pagine dei giornali nazionali ed è stata addirittura proiettata sui muri di un locale di Buenos Aires. Sui social network le immagini di alcuni degli animali ripresi hanno ricevuto particolare attenzione. Fra questi in particolare una stella marina che è stata paragonata a Patrick del cartone animato SpongeBob, perché una piega del suo corpo somiglia alle chiappe del personaggio.

I ricercatori che stanno partecipando alla spedizione di questi giorni non hanno fatto commenti sulla politica argentina, ma altri scienziati hanno organizzato delle manifestazioni di protesta contro le politiche del governo. La stella marina “Patricio” ne è diventata il simbolo, tanto che gli scienziati che hanno manifestato hanno distribuito dei biscotti a forma di stella. Il politico di opposizione Juan Grabois ha scritto sui social: «Lunga vita al mare e al Conicet. Milei non capirà mai la bellezza del nostro paese e la grandezza del nostro popolo». Invece un sostenitore di Milei, l’influencer Daniel Parisini, ha commentato un post sulla diretta facendo riferimento a un’ipotesi di sfruttamento dei fondali oceanici: «Molto carino, peccato che dovremo far saltare in aria tutto per estrarre il petrolio e diventare ricchi».

Molti giornali hanno notato che in questi giorni sono state molte di più le persone che hanno guardato la diretta da Mar del Plata di quelle che hanno visualizzato gli annunci politici di Milei o alcuni programmi televisivi in cui era stato intervistato.

Il canyon di Mar del Plata si trova circa 300 chilometri al largo della provincia di Buenos Aires e supera i 3.500 metri di profondità. È in una zona attraversata da due correnti oceaniche di temperature molto diverse: una è la corrente delle Falkland/Malvinas che va da sud verso nord e sposta acqua fredda e ricca di sostanze nutritive provenienti dall’Antartide, l’altra è la corrente del Brasile, che invece sposta dall’Equatore verso sud acqua calda e più salata negli strati più superficiali dell’oceano. Il mescolamento tra le due diverse masse d’acqua crea delle condizioni che permettono la coesistenza di animali molto diversi e per questo favorisce la biodiversità.

La diretta dal canyon di Mar del Plata è stata trasmessa in più video, quello del primo agosto ha ottenuto il maggior numero di visualizzazioni:

Il Conicet aveva già organizzato due spedizioni per studiarla nel 2012 e nel 2013. All’epoca gli scienziati avevano usato il metodo della pesca a strascico per catturare grandi quantità di organismi marini dai fondali, per poi studiarli in laboratorio. Così erano state scoperte molte nuove specie, ma i fondali esplorati erano anche stati danneggiati per l’utilizzo di una tecnica d’indagine così invasiva.

La spedizione in corso invece è stata organizzata con un metodo più avanzato, cioè utilizzando un robot sottomarino dotato di telecamere e in grado di raccogliere campioni biologici in modo mirato. Il robot appartiene allo Schmidt Ocean Institute, una fondazione creata nel 2009 da Eric Schmidt, ex CEO di Google, e sua moglie per sostenere gli studi oceanografici: la spedizione argentina è finanziata da questo ente di ricerca. Lo Schmidt Ocean Institute ha anche una nave attrezzata per la ricerca scientifica in mare, la “Falkor (too)”, che ospita dei laboratori dove si possono cominciare ad analizzare i materiali raccolti da SuBastian. Il robot, che ha più o meno le dimensioni di un’auto utilitaria e può scendere fino a 4.500 metri di profondità, è collegato alla nave di ricerca attraverso un cavo e viene pilotato dalla nave.

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