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  • Domenica 3 agosto 2025

L’aeroporto di Madrid ha cacciato le persone senza casa che ci dormivano

Erano centinaia, e molte non si sa dove siano andate

Alcune persone senza dimora all'aeroporto di Madrid, lo scorso marzo
Alcune persone senza dimora dormono sul pavimento dell'aeroporto di Madrid, lo scorso maggio (AP/Manu Fernandez)
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Il 24 luglio AENA, l’ente che gestisce l’aeroporto di Barajas, a Madrid, ha deciso di espellere centinaia di persone senza dimora che negli ultimi mesi lo avevano utilizzato per dormire, proibendo loro di rimanere all’interno di notte. AENA (che è un ente controllato dal ministero dei Trasporti spagnolo) ha giustificato la propria decisione spiegando che un aeroporto è una struttura di transito, che non può essere utilizzata per viverci.

Ha aggiunto che il comune di Madrid avrebbe messo a disposizione un centro temporaneo per accogliere le persone che usavano l’aeroporto come rifugio. In realtà, però, secondo il comune la comunicazione fatta da AENA non era stata concordata con l’amministrazione. Dopo essere state allontanate dall’aeroporto, solo 57 persone si sono trasferite nel centro indicato da AENA, su un totale stimato di diverse centinaia. Le altre, molto probabilmente, hanno semplicemente deciso di rimanere a dormire all’aperto, perché non potevano accedere alla struttura o perché hanno rifiutato di trasferirsi: non è chiaro dove si trovino molte di loro.

Per anni l’aeroporto di Madrid è stato usato da persone senza dimora come alternativa alla strada. Dall’anno scorso il loro numero era aumentato molto: secondo le stime, erano tra le 200 e le 500. In maggioranza si trattava di uomini stranieri, senza lavoro o con un lavoro precario. La loro presenza aveva anche cominciato a creare diversi problemi all’interno dell’aeroporto.

La struttura di accoglienza gestita dal comune ha solo 150 posti, ed è troppo piccola per riuscire ad accogliere tutti. Per poterla utilizzare occorre iscriversi a una lista dai servizi sociali di Madrid e avere un qualche tipo di legame con la città (tipicamente, essere registrati all’anagrafe di Madrid). Oltre a ciò, si tratta comunque di una sistemazione provvisoria, hanno spiegato al giornale El País alcune delle persone che vi si sono trasferite dall’aeroporto. La struttura infatti è normalmente utilizzata dal comune di Madrid per ospitare altre persone senza dimora durante l’inverno: dal 20 ottobre in poi chi prima dormiva nell’aeroporto non potrà più rimanerci.

Il comune di Madrid e AENA nei mesi scorsi avevano cercato di collaborare per trovare una soluzione definitiva. Avevano anche fatto un accordo: il comune avrebbe messo a disposizione delle strutture per accogliere le persone, mentre AENA si sarebbe occupata di fare una lista con i loro nomi. Diversi funzionari del comune di Madrid hanno accusato AENA di avere preso una decisione unilaterale e di non avere rispettato l’impegno preso. Hanno anche detto che stanno cercando di rintracciare le persone espulse per poterle assistere.

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