Alcune compagnie aeree continuano a controllare le carte di identità al gate

Non rispettando le nuove regole imposte dall’ENAC, che nelle prossime settimane farà ispezioni e sanzioni

Passeggeri salgono su un un aereo di Ryanair
Passeggeri salgono su un un aereo di Ryanair (Carl Court/Getty Images)
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Alcune compagnie aeree tra cui Ryanair hanno deciso di non rispettare, almeno per ora, la nuova regola introdotta dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) che dalla metà di luglio ha imposto di non controllare la carta di identità alle persone in coda al gate dirette in altre città italiane o verso molti paesi europei.

La nuova regola riguarda i voli in partenza dall’Italia verso paesi della cosiddetta area Schengen, la zona di libera circolazione di merci e persone che coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Per questioni di sicurezza il ministero dell’Interno ha chiesto a ENAC di mantenere i controlli per i voli diretti in Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia, oltre che per tutti i voli diretti nell’area non Schengen e per quelli intercontinentali. Il ministero lo ha chiesto in particolare per controlli ulteriori sui flussi migratori.

Il controllo al gate svolto dagli operatori aeroportuali serviva soprattutto ad accertare la concordanza tra il nome e il cognome riportati sulle carte di imbarco e quelli presenti sul documento di identità, verificando anche l’identità delle persone dalla foto stampata sul documento.

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La nuova disposizione diffusa dalla direzione generale dell’ENAC stabilisce che la mancata verifica della concordanza tra il nome sulla carta di imbarco e quello sulla carta di identità «non compromette un adeguato livello di sicurezza», perché viene mantenuto il controllo della carta di imbarco al primo filtro di sicurezza, quando vengono scannerizzati i bagagli e le persone vengono fatte passare attraverso un macchinario che verifica l’eventuale presenza di oggetti metallici.

Il sito specializzato The Flight Club ha chiesto a molte compagnie aeree se intendono seguire questa disposizione. Ryanair ha risposto che per sicurezza continuerà a controllare i documenti di identità al gate per verificare la corrispondenza tra passeggero, documento di identità e carta di imbarco. Wizz Air ha spiegato che sono ancora in corso valutazioni interne sull’applicazione della regola, così come Aeroitalia. EasyJet ha detto di collaborare con le autorità rispettando le leggi senza però specificare quali indicazioni ha dato agli operatori a terra. ITA Airways, Air France e TAP Air Portugal hanno smesso di controllare le carte di identità.

Alcune compagnie aeree hanno segnalato a ENAC che le condizioni di contratto accettate dai passeggeri nell’acquisto del biglietto aereo prevedono la possibilità di controllare i documenti. Anche i comandanti, in qualità di pubblici ufficiali responsabili della sicurezza, possono eventualmente controllare i documenti.

La questione è stata affrontata dal CISA, il comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti, guidato dal presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma. «Siamo consapevoli che alcune compagnie continuano a controllare i documenti», dice Di Palma. «Finora non abbiamo ricevuto segnalazioni o proteste formali dai passeggeri, ma se ne arriverà qualcuna dovremo intervenire. Per ora stiamo cercando di accompagnare le compagnie verso l’applicazione del nuovo sistema con un po’ di tolleranza».

L’ENAC darà tempo ancora almeno un paio di settimane alle compagnie aeree, poi sarà lasciata solo la possibilità di fare controlli a campione e non più a tutti. Sono in programma ispezioni per verificare il rispetto della disposizione. Se le compagnie continueranno a controllare i documenti a tutti i passeggeri potrebbero essere sanzionate.

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