In Pakistan 196 persone, tra cui il leader dell’opposizione in parlamento, sono state condannate per le proteste del 2023

Un tribunale del Punjab, in Pakistan, ha condannato a dieci anni di carcere 196 persone per le grandi proteste contro l’arresto dell’ex primo ministro Imran Khan nel maggio del 2023. Sono accusate di aver partecipato agli attacchi contro alcune strutture militari ed edifici del governo. Tra loro c’è Omar Ayub Khan, il leader dell’opposizione in parlamento, che non partecipò alle proteste ma è accusato di istigazione alla rivolta. Ayub fa parte del partito nazionalista dell’ex primo ministro, il Movimento per la giustizia del Pakistan (PTI) che ha annunciato che farà ricorso in appello contro le condanne.
Oltre ad Ayub, sono stati condannati altri cinque deputati e un senatore del PTI, e alcuni membri dei parlamenti provinciali. L’ex primo ministro Khan si trova in carcere dall’agosto del 2023 per diversi capi d’accusa che i suoi sostenitori ritengono politicamente motivati. Da allora hanno organizzato ampie proteste, spesso sfociate in scontri violenti, e decine di loro sono stati processati e condannati per le proteste del 2023, anche da parte di tribunali militari.
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