Gli Stati Uniti hanno imposto delle sanzioni contro uno dei giudici che stanno processando l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro

Alexandre de Moraes (Arthur Menescal/Getty Images)
Alexandre de Moraes (Arthur Menescal/Getty Images)

Mercoledì il governo statunitense ha imposto un pacchetto di sanzioni contro Alexandre de Moraes, membro della Corte Suprema del Brasile, il tribunale che sta giudicando l’ex presidente Jair Bolsonaro, noto alleato di Donald Trump, per tentato colpo di stato.

Tra le altre cose, le sanzioni prevedono il congelamento dei beni che de Moraes possiede negli Stati Uniti e il divieto per i cittadini statunitensi di fare affari con lui. De Moraes è stato sanzionato ai sensi del Global Magnitsky Act, una legge che permette al governo americano di imporre sanzioni economiche contro cittadini stranieri accusati di essere coinvolti in gravi casi di corruzione o violazioni dei diritti umani, anche se i fatti non sono avvenuti sul territorio statunitense. Due settimane fa un’ordinanza firmata da de Moraes aveva obbligato Bolsonaro a indossare un braccialetto elettronico alla caviglia.

Mercoledì Trump ha anche firmato un ordine esecutivo con cui ha imposto dazi del 50 per cento su alcuni prodotti brasiliani, tra cui succo d’arancia, alcuni modelli di aeromobili e pasta di legno. I dazi erano stati annunciati qualche settimana fa e, all’inizio, dovevano riguardare una gamma molto più ampia di merci. Trump li aveva giustificati proprio con la necessità di interrompere il processo contro Bolsonaro, da lui definito «una caccia alle streghe».

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