Il governo indiano ha detto che sono state uccise tre persone ritenute responsabili dell’attentato dello scorso aprile in Kashmir

Agenti indiani sul luogo dell'attentato a Pahalgam (AP Photo)
Agenti indiani sul luogo dell'attentato a Pahalgam (AP Photo)

Il governo indiano del primo ministro Narendra Modi ha detto che le forze di sicurezza del paese hanno ucciso tre persone ritenute responsabili dell’attentato in cui a fine aprile erano stati uccisi 26 turisti in Kashmir, nel nord dell’India. L’attentato era stato uno dei più gravi degli ultimi anni nella regione, che è al centro di una contesa pluridecennale con il Pakistan.

Il governo indiano ha detto che i tre uomini sono stati uccisi a Srinagar, la città principale del Kashmir, in un’operazione congiunta di esercito e polizia. Ha aggiunto che erano cittadini pakistani e che due di loro erano membri del gruppo terroristico pakistano Lashkar-e-Taiba, che l’India accusa di avere legami con l’attacco. Il Pakistan ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento, ma dopo l’attentato c’erano stati quattro giorni di intensi scontri tra i due paesi con bombardamenti, lanci di missili e attacchi con droni.

Il governo indiano non ha dato dettagli sui motivi per cui ritiene che i tre uomini fossero responsabili dell’attacco (ha solo detto di avere «prove dettagliate» al riguardo). Ultimamente Modi era stato parecchio criticato dall’opposizione per non essere riuscito a prevenire l’attentato, per la gestione della successiva crisi e per la lentezza delle indagini.

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