C’è un’indagine per tentata estorsione su una vicenda di messaggi privati di Raoul Bova divulgati da Fabrizio Corona 

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

La procura di Roma ha avviato un’indagine su alcuni scambi di messaggi privati tra l’attore Raoul Bova e l’influencer Martina Ceretti divulgati nel programma Falsissimo di Fabrizio Corona (trasmesso su YouTube). L’indagine è per estorsione ai danni di Bova: l’ipotesi è cioè che qualcuno lo abbia minacciato di diffondere i messaggi e che per non farlo gli abbia chiesto qualcosa in cambio (ma alla fine sono stati comunque diffusi). I messaggi mostrano che Bova ha avuto una relazione con Ceretti, a quel che sembra all’insaputa della sua compagna, Rocío Muñoz Morales.

Al momento non è chiaro se ci siano persone indagate. L’agenzia ANSA e il Corriere avevano inizialmente scritto che era indagato Federico Monzino, 29enne imprenditore milanese che conosce Ceretti e che è stato ascoltato in questura in quanto persona informata dei fatti, informazione che era stata ripresa anche dal Post. Monzino è coinvolto in questa storia perché, secondo quello che ha detto lui stesso, è stato lui a inviare a Corona i messaggi tra Bova e Ceretti. Ha però negato di averli inviati a Bova e quindi di avere un ruolo nella presunta tentata estorsione oggetto dell’indagine.