Israele ha detto che consentirà di nuovo a Egitto ed Emirati Arabi Uniti di paracadutare cibo e beni essenziali nella Striscia di Gaza

L’esercito israeliano ha detto che consentirà la ripresa delle consegne di cibo e beni essenziali nella Striscia di Gaza attraverso lanci col paracadute fatti dall’aviazione di Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Operazioni simili erano già state fatte l’anno scorso (avevano partecipato, tra gli altri paesi, anche gli Stati Uniti) ma erano poi state interrotte. Non è chiaro quando inizieranno i nuovi lanci, che saranno coordinati con l’esercito israeliano, ma fonti dei giornali israeliani sostengono che avverranno entro i prossimi giorni o già oggi.
L’annuncio riflette la pressione internazionale sul governo israeliano per la disastrosa situazione umanitaria a Gaza, aggravata perché Israele consente l’ingresso e la consegna solo di una quantità minima di beni essenziali e cibo. Negli ultimi mesi ha anche in gran parte escluso dalla distribuzione le agenzie umanitarie presenti sul territorio, e ha iniziato a gestirla, secondo i suoi scopi militari, attraverso un’organizzazione creata per questo, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Fra i vari enormi problemi della GHF, la gestione dei suoi centri di distribuzione degli aiuti ha creato le condizioni per una serie continua di stragi di palestinesi.
La ripresa dei lanci, quando avverrà, sarebbe comunque una soluzione parziale alla carenza di beni e avrà portata limitata. Paracadutare gli aiuti, infatti, è più costoso e assai meno efficiente che mandarli via terra. Nel 2024, inoltre, un carico di aiuti aveva ucciso cinque persone perché non si era aperto uno dei suoi paracadute.


