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  • Lunedì 14 luglio 2025

Tre notti di violenze xenofobe in Spagna

A Torre Pacheco, nel sud-est del paese, gruppi di estrema destra hanno attaccato persone di origine straniera

(MartíN C/Contacto via ZUMA Press/ANSA)
(MartíN C/Contacto via ZUMA Press/ANSA)
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A Torre Pacheco, una città da circa 40mila persone nel sud-est della Spagna, per tre notti consecutive ci sono state violenze da parte di gruppi di estrema destra nei confronti di persone di origine straniera (e in generale non bianche): cinque persone sono state ferite.

Le violenze sono iniziate dopo che la settimana scorsa tre persone avevano aggredito un pensionato. Non si conoscono le ragioni dell’aggressione, ma online si è rapidamente diffusa la voce che ad aver picchiato il pensionato fossero state persone di origine nordafricana. A Torre Pacheco un quarto della popolazione è di origine straniera e molte sono persone di origine marocchina che vivono lì stabilmente da tempo: le violenze sono state compiute contro di loro.

Dopo l’aggressione del pensionato, in città è stata indetta una manifestazione per chiedere più sicurezza che poi è degenerata in tre giorni di violenze. Alla manifestazione hanno partecipato circa 500 persone, perlopiù in maniera pacifica, sono arrivate anche decine di esponenti di gruppi di estrema destra, alcuni provenienti da fuori città: vestiti di nero, incappucciati, armati di bastoni e cantando slogan razzisti hanno iniziato a girare per le strade della città in quella che loro stessi hanno definito una «caccia» alle persone migranti.

I violenti di estrema destra hanno rotto vetri delle automobili, lanciato bottiglie per strada e ci sono state incursioni violente nei punti della città in cui vivono più persone di origine marocchina. Domenica sera decine di uomini sono entrati in un locale che vendeva kebab armati di mazze e l’hanno devastato: i proprietari sono riusciti a evitare di essere picchiati perché sono scappati dalla porta sul retro; altri tre uomini hanno aggredito un minorenne di origine marocchina.

Finora sono state arrestate dieci persone: due per l’aggressione al pensionato, altri per gli scontri che sono seguiti (uno di questi ha partecipato all’aggressione nel locale di kebab). Una terza persona sospettata di aver preso parte all’aggressione al pensionato è stata identificata, ma non arrestata.

Alle violenze hanno contribuito anche falsità e disinformazione diffuse online. Dopo l’aggressione al pensionato era circolato online un video che ritraeva una persona coi capelli grigi che veniva picchiata da tre persone contemporaneamente: il video è stato condiviso più e più volte online da persone e gruppi che sostenevano che le tre persone fossero migranti di origine nordafricana. Tuttavia l’emittente spagnola RTVE ha verificato l’autenticità del video e fatto sapere che non corrisponde all’aggressione del 9 luglio.

Non solo: anche il pensionato aggredito ha detto di non essere la stessa persona picchiata nel video, e parlando con la polizia spagnola ha detto di non essere stato attaccato da un gruppo ma da una sola persona, mentre un’altra riprendeva l’aggressione, e di non sapere da dove provenissero.