Dopo un anno, gli studenti di medicina in Corea del Sud hanno smesso di protestare contro l’aumento dei posti nelle università

Una protesta degli studenti della facoltà di medicina dell'Università di Seul, a giugno del 2024 (AP Photo/Ahn Young-joon)
Una protesta degli studenti della facoltà di medicina dell'Università di Seul, a giugno del 2024 (AP Photo/Ahn Young-joon)

Sabato gli studenti di medicina della Corea del Sud hanno detto che torneranno a frequentare le lezioni, a più di un anno dall’inizio del grosso sciopero contro il piano del governo per aumentare i posti disponibili nelle facoltà di medicina. Si tratta di più di 8mila studenti di oltre 40 università, che ora dovranno ripetere l’anno.

La Corea del Sud ha un numero di medici per abitante molto inferiore alla media dei paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ed è previsto che entro il 2035 il paese avrà circa 10mila medici in meno del necessario, se la quota non verrà aumentata. Per questo all’inizio del 2024 l’allora presidente Yoon Suk-yeol aveva proposto di ampliare le classi di medicina, ma molti professionisti sanitari si erano opposti e avevano cominciato a scioperare. Yoon aveva fatto della riforma sanitaria una delle sue principali iniziative politiche e le proteste erano andate avanti per mesi, continuando poi anche dopo il ritiro della proposta.

A dicembre del 2024 però Yoon aveva tentato di fare un colpo di stato, fallendo. Era stato quindi destituito, arrestato e incriminato per abuso di potere. A giugno del 2025 le elezioni presidenziali sono state vinte dal candidato dell’opposizione, Lee Jae-myung, che si è dimostrato più disponibile a trattare.