Il ritorno degli Oasis a Manchester

C'è stato il primo concerto nella città natale dei fratelli Gallagher dopo 16 anni, davanti a 80mila persone (tra cui Pep Guardiola)

Alcuni fan in coda con addosso dei cappelli da pescatore, elemento tipico dell'estetica della band (Shirlaine Forrest/WireImage/Getty Images)
Alcuni fan in coda con addosso dei cappelli da pescatore, elemento tipico dell'estetica della band (Shirlaine Forrest/WireImage/Getty Images)
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Venerdì gli Oasis si sono esibiti a Manchester, la loro città natale, più di 16 anni dopo l’ultima volta che l’avevano fatto. Il concerto si è svolto davanti a 80mila persone a Heaton Park, nel nord della città, lo stesso luogo dove avevano suonato l’ultima volta, il 7 giugno del 2009. Gli Oasis sono una delle band più celebri e amate degli anni Novanta e questo è stato il terzo concerto del loro attesissimo tour internazionale, iniziato con due concerti a Cardiff la settimana scorsa. Le date di Manchester, cinque in totale, erano particolarmente attese: nonostante non fosse il primo concerto, BBC ha di nuovo seguito la serata in diretta.

Come nelle altre sere, sopra al palco alcuni droni hanno volato per formare il logo della band in aria: stavolta però sono stati visti anche da quartieri lontani da Heaton Park, e la composizione è stata fotografata e ripresa in video circolati molto online.

Come avevano fatto a Cardiff, i fratelli Gallagher sono saliti sul palco tenendosi per mano e hanno cominciato il concerto con Hello, continuando poi con la stessa scaletta.

Al concerto era presente anche l’allenatore del Manchester City Pep Guardiola, uno dei più influenti e vincenti della storia del calcio. I fratelli Gallagher l’hanno nominato più volte durante il concerto e Liam Gallagher gli ha dedicato la canzone D’You Know What I Mean?, definendolo «il più grande allenatore di sempre» (i fratelli Gallagher sono notoriamente grandi tifosi del City). La definizione ha scatenato dei fischi dal pubblico, dato che recentemente la squadra non sta giocando benissimo, al punto che lo scorso maggio aveva inaspettatamente perso la finale della FA Cup (la coppa nazionale del calcio inglese) contro il Crystal Palace, una squadra in teoria molto meno forte del City. Noel Gallagher ha scherzato sui fischi dicendo: «Contro chi state fischiando?».

Poco prima del concerto era stata pubblicata una foto dei figli dei fratelli Gallagher insieme a Guardiola nel backstage del palco.

Prima del bis, Liam ha ringraziato nuovamente il pubblico della città dicendo: «Grazie per essere rimasti con noi in tutti questi anni. So che siamo difficili, ma provateci voi a stare nella band».

Gli altri quattro concerti a Manchester saranno tra il 12 e il 20 luglio e sono tutti sold out: l’unica tipologia di biglietto (ossia un posto in piedi nel prato) costava 170 euro, una cifra molto alta su cui Liam Gallagher aveva già scherzato durante il primo concerto a Cardiff. I prezzi dei biglietti, messi in vendita l’estate scorsa, erano anche stati influenzati dall’algoritmo di dynamic pricing della piattaforma Ticketmaster, che li aveva calibrati sulla base della richiesta e quindi di quanto un numero anche ristretto di persone era disposto a pagarli.

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