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  • Mercoledì 9 luglio 2025

Quante sono le auto sfuggite al divieto dei diesel euro 5

Doveva entrare in vigore a ottobre in quattro regioni ma sarà rinviato di un anno: un po' di numeri e un grafico per capire

Il traffico a Milano (Stefano Porta / LaPresse)
Il traffico a Milano (Stefano Porta / LaPresse)
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Martedì è stato deciso il rinvio di un anno del discusso divieto di circolazione dei veicoli diesel di classe Euro 5, che sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo primo di ottobre in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, cioè quattro tra le regioni più inquinate d’Italia. Sul rinvio c’è un discreto caso politico, perlopiù creato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il quale vuole prendere le distanze dalla norma che ha previsto il divieto e che è stata introdotta proprio dal governo di cui fa parte per rispettare i vincoli ambientali imposti dall’Unione Europea.

E c’è molto interesse perché il divieto interesserebbe un gran numero di veicoli, e quindi di persone: le auto che rientrano in questa categoria e immatricolate nelle quattro regioni sono 1 milione e 300mila (tante, sebbene non siano «milioni di mezzi» come dice Salvini). Almeno fino a ottobre 2026 potranno continuare a circolare.

Secondo i dati messi a disposizione dall’ACI (Automobile Club d’Italia, l’ente pubblico che tutela gli interessi dell’automobilismo) sono 236mila in Piemonte, 484mila in Lombardia, 340mila in Veneto, 368mila in Emilia-Romagna. È comunque una stima conservativa, perché il divieto riguarda in realtà qualsiasi auto Euro 5 che circoli nelle regioni interessate, quindi anche quelle immatricolate in altre regioni. A queste vanno aggiunte tutte le auto di classe inquinante inferiore, su cui però è già in vigore un divieto.

Questo grafico mostra tutte le auto immatricolate nelle province italiane in base alla classe inquinante.

La classificazione dei veicoli è stata prevista proprio per introdurre limitazioni di questo tipo. Il funzionamento è semplice: nei periodi in cui l’inquinamento è maggiore, come nei mesi invernali, viene impedito di circolare alle auto più inquinanti. Con il passare degli anni le limitazioni hanno coinvolto classi sempre più alte: inizialmente erano riservate agli Euro 0 e agli Euro 1, poi sono state via via coinvolte quelle prodotte successivamente, fino all’Euro 5.

Esiste comunque un modo per continuare a circolare con auto inquinanti nei periodi del divieto: tutte e quattro le regioni coinvolte hanno adottato un sistema chiamato Move-In – MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti – che consente di circolare con una soglia annuale che va dai mille agli ottomila chilometri calcolata in base all’alimentazione e alla classe ambientale dell’auto. Move-In funziona attraverso un rilevatore Gps e l’adesione al servizio è a pagamento: l’installazione del dispositivo Gps costa 30 euro, mentre il servizio 20 euro all’anno.

– Leggi anche: A cosa serve la classificazione Euro delle auto