Il marito di Francesca Deidda, uccisa in Sardegna nel 2024, è stato condannato all’ergastolo per il suo femminicidio

Un'udienza del processo contro Igor Sollai (ANSA/Manuel Scordo)
Un'udienza del processo contro Igor Sollai (ANSA/Manuel Scordo)

La Corte d’assise di Cagliari ha condannato all’ergastolo Igor Sollai, accusato di omicidio volontario aggravato per il femminicidio di sua moglie, Francesca Deidda. La donna scomparve il 10 maggio del 2024 da San Sperate, il paese vicino a Cagliari dove viveva la coppia, e il suo cadavere fu trovato il 18 luglio, due mesi dopo, in un campo a diversi chilometri di distanza. A novembre il marito confessò di averla uccisa. Nei giorni successivi all’uccisione, Sollai provò a inscenare una fuga all’estero della moglie, anche rispondendo con il suo telefono ai messaggi di amiche e conoscenti per far credere che Deidda si fosse allontanata volontariamente.

Il tribunale ha riconosciuto a Sollai le aggravanti della crudeltà, della premeditazione e della minorata difesa (cioè per aver compiuto il reato in un momento di particolare vulnerabilità della vittima), ma non quella dei futili motivi. L’uomo è stato condannato anche a un anno di isolamento diurno. Durante le indagini si è scoperto che aveva cercato su internet informazioni su come nascondere un cadavere e sugli effetti di un colpo alla testa.

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