L’ONU dice che l’Iran potrà tornare ad arricchire l’uranio «entro pochi mesi»

Lo ha detto il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi, dopo giorni di speculazioni sui danni dei bombardamenti

Il direttore dell'AIEA, Rafael Grossi(AP Photo/Michael Gruber)
Il direttore dell'AIEA, Rafael Grossi(AP Photo/Michael Gruber)

Negli ultimi giorni diversi governi, agenzie e analisti hanno detto la loro sulla situazione del programma nucleare iraniano, colpito da quasi due settimane di bombardamenti israeliani e statunitensi che hanno ucciso oltre 600 persone nel paese. Ora lo ha fatto anche Rafael Grossi, il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), l’organo dell’ONU che supervisiona le infrastrutture nucleari di tutto il mondo a parte India, Pakistan, Corea del Nord e Israele, ed è quindi l’organizzazione internazionale meglio informata sul programma nucleare iraniano.

In un’intervista data venerdì a CBS News Grossi ha chiarito che gli unici che al momento hanno un quadro chiaro della situazione sono gli iraniani stessi, che però finora non hanno condiviso molte informazioni al riguardo. Grossi ha però detto che secondo la sua valutazione l’Iran avrà la capacità di tornare ad arricchire l’uranio, e quindi potenzialmente di produrre una bomba atomica, «entro pochi mesi».

Grossi insomma stima che i danni ai siti del programma nucleare siano stati gravi, ma che le strutture iraniane non siano state completamente distrutte, come invece aveva detto ripetutamente il presidente statunitense Donald Trump. Nei giorni scorsi era arrivata alla stessa conclusione anche un’analisi dell’intelligence statunitense.

Secondo Grossi in particolare nei prossimi mesi l’Iran potrebbe tornare a rendere operative alcune centrifughe a cascata, le apparecchiature con cui l’uranio viene arricchito a sufficienza da produrre una bomba nucleare (un livello a cui per quanto se ne sa l’Iran non è mai arrivato).

Grossi ha aggiunto che l’Iran avrebbe le capacità industriali e le conoscenze per riavviare il programma anche se quello precedente fosse stato totalmente distrutto. Grossi ha anche ribadito di ritenere un accordo diplomatico l’unica soluzione possibile per impedire all’Iran di sviluppare una bomba atomica.

Delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio prodotte dall’Iran durante un’esposizione nel 2023 (AP Photo/Vahid Salemi)

– Ascolta anche: La nuova èra nucleare, la puntata di Globo con Yaroslav Trofimov