È stata approvata l’estradizione in Italia di Francis Kaufmann, detenuto in Grecia per il caso di Villa Pamphili

La polizia a Villa Pamphili, a Roma, 8 giugno 2025 (Christoph Sator/dpa/ANSA)
La polizia a Villa Pamphili, a Roma, 8 giugno 2025 (Christoph Sator/dpa/ANSA)

La Corte d’appello di Larissa, in Grecia, ha approvato la richiesta di estradizione in Italia di Francis Kaufmann, il cittadino statunitense di 46 anni sospettato di essere coinvolto nella morte della bambina e della donna trovate il 7 giugno a Villa Pamphili, a Roma. Kaufmann potrà fare ricorso contro la decisione del tribunale.

Il 46enne potrebbe essere estradato nel giro di pochi giorni. Una volta in Italia, sarà interrogato dai magistrati romani che indagano sul caso. Finora Kaufmann si è detto innocente e aveva chiesto di essere estradato negli Stati Uniti.

Nei giorni successivi al ritrovamento dei corpi di Anastasia Trofimova, 28 anni, e di sua figlia Andromeda, di 11 mesi, Kaufmann era scappato sull’isola greca di Skiathos, dove il 13 giugno è stato arrestato dalla polizia. Da allora gli investigatori hanno ricostruito l’identità della donna e della bambina, e recuperato numerose informazioni su Kaufmann, che si presentava come regista (e aveva anche ottenuto dei fondi pubblici per un film), si faceva chiamare con diversi nomi e nelle scorse settimane era già stato fermato dalla polizia a Roma e poi lasciato andare. Per questa ragione il capo della polizia Vittorio Pisani e il questore Roberto Massucci hanno avviato una verifica interna.