Il Movimento 5 Stelle ha infine abolito davvero il limite dei due mandati
E quindi Roberto Fico potrebbe candidarsi alla presidenza della Regione Campania

Domenica sera l’assemblea degli iscritti del Movimento 5 Stelle ha approvato l’abolizione del limite dei due mandati elettivi per i suoi membri, previsto dal Codice etico del partito: secondo i dati pubblicati sul sito del Movimento hanno votato a favore 43.236 aventi diritto, e contro 8.196. Significa che ora l’ex presidente della Camera Roberto Fico, che è stato due volte deputato tra il 2013 e il 2022, potrebbe candidarsi alla presidenza della Regione Campania per il centrosinistra. Finora la sua candidabilità era appunto in dubbio per via delle strane regole del M5S.
Con le nuove regole c’è un limite massimo di tre mandati, ma comunque non consecutivi. Che non varrà però per le candidature a sindaco e presidente di regione, per le quali invece non ci sono più limiti.
Già lo scorso novembre l’Assemblea costituente del partito aveva votato per il superamento di questo vincolo, che era discusso da anni: la nuova regola però non era stata mai recepita, e non si sapeva con quali criteri chi aveva già ricoperto due mandati (esclusi quelli da consigliere comunale, circoscrizionale o municipale) avrebbe potuto proseguire la propria carriera politica elettiva. La nuova versione del Codice etico, approvata col voto di domenica, chiarisce questo punto.
Nell’articolo 2, che parla delle candidature al parlamento, al parlamento europeo e nelle regioni, il Codice dice che non si possono proporre candidati del partito alle cariche di consigliere regionale, parlamentare, europarlamentare, consigliere comunale di città metropolitana e di comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti dopo «due mandati consecutivi nell’ambito dello stesso livello istituzionale» e, in ogni caso, dopo tre mandati complessivi.
Dunque ex parlamentari come Paola Taverna, ex vicepresidente del Senato, e Alfonso Bonafede, ex ministro della Giustizia, che non si erano potuti candidare all’ultima legislatura, potranno tornare a farlo, per un ultimo mandato.
Invece per la candidature agli incarichi di sindaco, presidenti di municipio o circoscrizione e presidente di Regione ci si potrà proporre «indipendentemente dal numero dei mandati elettivi già esperiti».



