Da dove arriva Kimi Antonelli
È il più giovane italiano di sempre a salire sul podio in Formula 1 (e no, il suo nome non è un omaggio a Raikkonen)

Domenica il pilota 18enne italiano Andrea Kimi Antonelli è arrivato terzo al Gran Premio del Canada di Formula 1: era dal 2009, quando Jarno Trulli arrivò secondo nel Gran Premio di Suzuka, che un pilota italiano non saliva sul podio in una gara di Formula 1. Con questo terzo posto Antonelli è anche diventato il terzo pilota più giovane di sempre a finire un Gran Premio di Formula 1 sul podio, dopo Max Verstappen e Lance Stroll, e il più giovane italiano di sempre a riuscirci.
Kimi Antonelli è alla sua stagione d’esordio in Formula 1, ma ci è arrivato con un percorso abbastanza eccezionale che ha aumentato fin da subito le aspettative nei suoi confronti, tant’è che una delle parole più usate dai media italiani per descriverlo è stata, appunto, “predestinato”.
Antonelli è nato a Bologna il 25 agosto del 2006 ed è figlio del pilota automobilistico Marco Antonelli, proprietario di una squadra che gareggia in varie categorie di Gran Turismo, quelle dedicate alle auto da strada di elevate prestazioni. Il nome Kimi, secondo quanto raccontato da Antonelli stesso, non è in realtà un omaggio a Kimi Raikkonen, il pilota finlandese che fu l’ultimo a vincere un Mondiale con la Ferrari, nel 2007: lo consigliò un amico dei genitori perché suonava bene tra Andrea e Antonelli.
Antonelli iniziò a correre sui kart da bambino, a 8 anni, e nel 2018, a 12 anni, fu inserito nel programma Mercedes Junior Team, attraverso cui la scuderia inglese fa crescere “in casa” giovani piloti.
Nel 2022 con la scuderia Prema Racing (per la quale gareggiano spesso giovani piloti seguiti dalla Mercedes, tra cui ci fu anche Charles Leclerc, oggi in Ferrari) vinse il campionato di Formula 4 in Italia e in Germania, con 24 vittorie su 35 gare nei due campionati. La Formula 4 è una categoria creata una decina di anni fa dalla Federazione internazionale dell’automobile (FIA) come passaggio intermedio dai kart alla Formula 3, ed è divisa in vari campionati nazionali.
Un sedicenne Kimi Antonelli dopo aver vinto un campionato di Formula 4, 2022
Nel 2024 Antonelli fu scelto eccezionalmente dalla Prema come pilota per la Formula 2, l’ultima categoria prima della Formula 1, saltando quindi la Formula 3: è una cosa quasi inedita per la Mercedes. In Formula 2, però, la stagione di Antonelli non fu molto vincente, anche a causa della macchina che guidava. La Mercedes, comunque, lo continuò a considerare uno dei suoi giovani più promettenti e nello stesso anno lo scelse come pilota di riserva in Formula 1. Antonelli iniziò quindi a guidare le macchine di Formula 1 in alcuni test con la Mercedes, ottenendo sempre ottimi risultati.
Dopo il primo test fatto a Imola – sotto la pioggia e con la macchina del 2022, la peggiore tra quelle progettate dalla Mercedes nelle ultime stagioni – il direttore tecnico della Mercedes James Allison disse al sito ufficiale della Formula 1 che Antonelli «è veloce, sul pezzo, non ha fatto errori. Non era mai stato su un’auto di Formula 1, ma dopo uno o due giri già non si vedeva», e lo definì «the real deal», cioè uno a cui non manca niente per eccellere.
Nel frattempo la Mercedes si trovò a dover cercare un sostituto per Lewis Hamilton, il pilota più vincente della storia che già all’inizio del 2024 aveva annunciato il passaggio alla Ferrari per l’anno dopo. La scelta ricadde in poco tempo proprio su Antonelli: nell’agosto del 2024 la scuderia lo confermò ufficialmente come secondo pilota titolare dietro al britannico George Russell.
Per capire l’eccezionalità del percorso di Antonelli, basta pensare che prima di arrivare a gareggiare con la Mercedes in Formula 1, Russell iniziò a fare esperienza in Formula 4 nel 2014, per poi passare in Formula 3 e Formula 2; arrivò solo nel 2019 in Formula 1, con la Williams, una scuderia legata alla Mercedes.
Poco prima dell’annuncio ufficiale della Mercedes, Antonelli aveva guidato nelle prove libere del Gran Premio di Monza, facendo due giri con un ottimo ritmo ma uscendo poi di pista alla Parabolica, una delle curve del circuito, schiantandosi contro le barriere. Il team principal della Mercedes Toto Wolff commentò l’incidente così: «Preferiamo avere il problema di doverlo rallentare, piuttosto che quello di doverlo rendere un pilota più veloce: quanto abbiamo visto in un giro e mezzo è sorprendente».
La prima gara di Antonelli in Formula 1 è stato il Gran Premio di Melbourne nel marzo di quest’anno, il primo Gran Premio del Mondiale 2025. La sua prestazione fu eccellente per un esordiente: partiva dalla 16esima posizione, ma nel corso della gara una pioggia intermittente mise in difficoltà diversi piloti e sei si ritirarono. Antonelli, che guida bene sul bagnato, recuperò dodici posizioni e finì al quarto posto.
Nelle prime tre gare del Mondiale Antonelli continuò a ottenere buoni piazzamenti, e al Gran Premio di Miami riuscì persino ad arrivare primo nella qualifica sprint, cioè quella che determina l’ordine di partenza della gara sprint (a cui sarebbe poi arrivato settimo). La sprint è una gara ridotta rispetto al Gran Premio vero e proprio, e al Mondiale si fa solo su alcune piste: si svolge su 100 chilometri, non è necessario fare il pit stop e permette di ottenere qualche punto per la classifica piloti.
Tra Miami e il terzo posto di domenica, comunque, Antonelli era piuttosto calato nel rendimento, non riuscendo a fare punti per la classifica piloti: in due Gran Premi – quello dell’Emilia-Romagna e quello di Spagna – si era ritirato, mentre al Gran Premio di Monaco era arrivato 18esimo. Con i 15 punti presi domenica, ora nella classifica piloti è salito a 63. Oscar Piastri della McLaren, il primo in classifica, ha 198 punti.