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  • Giovedì 12 giugno 2025

Nello schianto dell’aereo in India sono morte più di 240 persone

Tutte quelle a bordo, tranne una che è sopravvissuta, e altre che si trovavano nell'edificio su cui è precipitato: non è chiaro quante

Vigili del fuoco e soccorritori vicino ai rottami dell'aereo ad Ahmedabad 12 giugno 2025 (AP Photo/Ajit Solanki)
Vigili del fuoco e soccorritori vicino ai rottami dell'aereo ad Ahmedabad 12 giugno 2025 (AP Photo/Ajit Solanki)
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Giovedì pomeriggio, quando in Italia era mattina, un aereo di linea della Air India è precipitato su una zona residenziale appena dopo essere decollato dall’aeroporto di Ahmedabad, nel nord-ovest dell’India. A bordo c’erano 242 persone, tra cui 12 dell’equipaggio: la compagnia aerea ha confermato che sono tutte morte, tranne un passeggero quarantenne, l’unico sopravvissuto. Sono morte anche diverse persone che si trovavano a terra, ma il numero deve ancora essere confermato. L’aereo era un Boeing 787 ed era diretto a Londra. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare.

L’aereo era partito verso le 13:40 ora locale (le 10:10 in Italia) ed è precipitato nel giro di pochi secondi, schiantandosi contro la mensa per gli studenti di un vicino ospedale universitario, che a quell’ora era piena. Prima dello schianto il pilota aveva inviato un «Mayday», la richiesta di aiuto. Diversi video e foto che stanno circolando sui social mostrano una grossa colonna di fumo nero alzarsi dal luogo dell’impatto.

L’aviazione indiana ha detto che sull’aereo c’erano tra gli altri 169 cittadini indiani, 53 britannici, sette portoghesi e un canadese, e la preside dell’istituto ha confermato la morte di cinque studenti, ma è probabile che il numero sia molto più alto. L’associazione dei medici indiani (FAIMA) ha detto che gli studenti feriti sono più di sessanta.

La mensa dopo lo schianto dell’aereo (AP Photo/Ajit Solanki)

Una delle scatole nere è stata recuperata, e si sta cercando l’altra. Il ministero indiano che si occupa dell’aviazione civile ha detto che l’Air Accidents Investigation Branch, l’ente britannico che gestisce le indagini sugli incidenti aerei, ha aperto un’indagine. Al contempo, il governo indiano ha costituito una commissione di esperti di diversi settori per studiare il caso. Alle indagini collaboreranno sia l’ente governativo degli Stati Uniti che si occupa degli incidenti nel settore dei trasporti (NTSB), sia la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia statunitense per la sicurezza aerea. Il presidente di Boeing, Robert Kelly Ortberg, ha offerto la piena collaborazione dell’azienda.

In seguito all’incidente tutti i voli da e per l’aeroporto di Ahmedabad sono stati sospesi. I soccorsi coinvolgono 70 camion dei vigili del fuoco, che stanno cercando di spegnere le fiamme, e decine di volontari. Ci sono ambulanze ovunque e le strade sono chiuse, ha detto un giornalista di BBC che si trova sul posto. Il volo di Air India sarebbe dovuto arrivare alle 19:25 italiane all’aeroporto di Londra Gatwick, dove è stato allestito un centro per fornire informazioni e sostegno ai parenti delle persone a bordo.

Un video, verificato tramite la geolocalizzazione, mostra l’aereo perdere quota e schiantarsi a terra nel giro di pochi secondi, producendo una grossa esplosione. Appena prima dell’impatto la punta dell’aereo è rivolta all’insù, ma il mezzo non sembra riuscire a riprendere quota. In un altro video, girato dall’aeroporto, si vede chiaramente come l’incidente avvenga pochi secondi dopo che l’aereo si era staccato da terra.

L’unica persona sopravvissuta finora è Vishwash Kumar Ramesh, un cittadino britannico: vive a Londra da vent’anni ma era tornato in India per visitare la famiglia. Ha subìto ferite relativamente lievi al petto, agli occhi e ai piedi e ha potuto raccontare in prima persona la sua esperienza al giornale indiano Hindustan Times, a cui ha mostrato anche la propria carta di imbarco: sedeva nel posto 11A, quindi nella parte davanti dell’aereo, vicino a un’uscita di sicurezza.

Ramesh ha detto che circa 30 secondi dopo il decollo si era sentito un forte rumore, e subito dopo c’era stato l’impatto. A quel punto aveva perso conoscenza: quando si è risvegliato ha detto di essersi alzato e di esser corso via. Poi qualcuno l’aveva messo su un’ambulanza. A bordo c’era anche suo fratello Ajay, che però era seduto in un’altra fila.

La coda dell’aereo incastrato nell’edificio (AP Photo/Ajit Solanki)  

Boeing è la più grande azienda produttrice di aerei al mondo assieme ad Airbus, e negli ultimi tempi ha ricevuto molte attenzioni riguardo alla sicurezza dei suoi mezzi.

Molti degli incidenti più gravi degli ultimi anni avevano coinvolto aerei della compagnia, compreso quello del febbraio 2024, in cui un pannello della fusoliera di un aereo si era staccato durante un volo negli Stati Uniti. Quegli incidenti avevano sollevato molti dubbi sui controlli di sicurezza nella catena produttiva di Boeing: riguardavano però un modello di aereo, il 737 e le sue varianti, diverso rispetto a quello caduto ad Ahmedabad, che è un 787 Dreamliner. I 787 in servizio al mondo sono più di mille, una trentina dei quali con Air India: questo è il primo caso di un incidente grave che coinvolge questo modello.