È arrivato in Italia l’unico bambino sopravvissuto a un attacco israeliano a Gaza che ha ucciso i suoi 9 fratelli
Adam al Najjar sarà ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano

Mercoledì notte è arrivato in Italia Adam al Najjar, l’unico dei dieci figli di una coppia di medici della Striscia di Gaza a essere sopravvissuto a un attacco israeliano sulla loro casa, compiuto il 23 maggio scorso. Sarà ricoverato all’ospedale di Niguarda di Milano ed è accompagnato dalla madre, la pediatra Alaa al Najjar. Nel bombardamento era stato gravemente ferito anche il padre Hamdi al Najjar, che è poi morto mentre era ricoverato in terapia intensiva. La madre invece si era salvata perché in quel momento era in servizio all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia.
Il caso aveva ricevuto grande risonanza sia sui media internazionali sia su quelli italiani, anche se non è stato il primo di questo tipo avvenuto nell’ultimo anno e mezzo nella Striscia. Dopo l’appello di uno degli zii del bambino (che ha 11 anni), pubblicato su La Repubblica, il governo italiano aveva dato la disponibilità ad accogliere Alaa e Adam al Najjar in Italia. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha detto che oltre a loro due sono stati portati in Italia anche una zia e quattro cugini di Adam e altre persone palestinesi ferite insieme alle loro famiglie: in tutto mercoledì sono arrivate una settantina di persone su tre aerei.
L’esercito aveva giustificato il bombardamento dicendo di aver attaccato un palazzo all’interno di una zona di combattimento per la quale aveva emesso un ordine di evacuazione. È una tesi che Israele usa spesso per motivare gli attacchi in cui vengono feriti o uccisi molti civili a Gaza, omettendo però che oggi la quasi totalità della Striscia è sottoposta a ordini di evacuazione. Questi sono problematici anche perché non hanno una scadenza: dopo che li emette infatti l’esercito non avvisa la popolazione su quando considera concluse le operazioni militari in quella zona, e quindi le persone coinvolte non sanno mai quando potrebbe essere sicuro rientrare a casa.
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Dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, a ottobre del 2023, l’Italia ha accolto più di 500 persone palestinesi che abitavano a Gaza, tra cui molti minorenni con necessità urgenti di cure mediche che sono stati ricoverati in vari ospedali.



