La polizia di Hong Kong ha vietato un gioco per smartphone

A Hong Kong la polizia ha fatto ricorso alle discusse leggi sulla sicurezza nazionale (quelle che negli scorsi anni avevano causato enormi proteste) per vietare un gioco per smartphone considerato favorevole all’indipendenza del territorio, che è una regione amministrativa speciale della Cina. Il gioco non si può più scaricare dagli store online ma è disponibile sul sito dei suoi sviluppatori. Chi sarà trovato in suo possesso o farà acquisti interni all’app però potrà essere incriminato per aver detenuto una “pubblicazione sediziosa” vietata dalla legge, o per aver finanziato atti sovversivi.
Nel gioco, chiamato Reversed Front: Bonfire, si può scegliere di giocare con diverse fazioni, fra cui Taiwan, Hong Kong e il Tibet, per cercare di sconfiggere il regime comunista che governa la Cina. Si possono interpretare anche le forze comuniste, che però sono presentate come brutali e incompetenti.
È la prima volta che le leggi sulla sicurezza nazionale vengono usate per vietare un videogioco. Le leggi erano state volute dalla Cina, di cui Hong Kong fa parte come un territorio teoricamente semiautonomo dal 1997. Negli ultimi anni però il governo centrale cinese ha esercitato un controllo sempre più stringente sulla vita pubblica e politica, reprimendo pesantemente l’opposizione.
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