C’è stato un secondo scambio di prigionieri di guerra fra Russia e Ucraina

Alcuni prigionieri ucraini liberati nello scambio ricevono delle bottigliette d'acqua nella regione di Chernihiv, il 10 giugno 2025 (Ukrainian Presidential Press Office via AP)
Alcuni prigionieri ucraini liberati nello scambio ricevono delle bottigliette d'acqua nella regione di Chernihiv, il 10 giugno 2025 (Ukrainian Presidential Press Office via AP)

Martedì i governi di Russia e Ucraina hanno confermato di aver completato un secondo scambio di prigionieri di guerra, dopo che un primo scambio di soldati feriti o con meno di 25 anni era avvenuto lunedì. Come ieri, il numero di prigionieri liberati non è stato reso noto: entrambe le parti però hanno detto che si trattava di soldati feriti.

Gli scambi di questi giorni fanno parte dell’accordo raggiunto fra Russia e Ucraina lo scorso 2 giugno durante i negoziati in corso a Istanbul, in Turchia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che nei prossimi giorni ce ne saranno altri: non è chiaro se includeranno anche civili, ma a un certo punto dovrebbero comprendere la restituzione dei corpi di migliaia di soldati uccisi da ambo le parti.

A fine maggio c’era stato il più grande scambio di prigionieri tra i due paesi dall’inizio della guerra, nel febbraio del 2022: aveva coinvolto mille persone per parte, tra prigionieri di guerra e civili. I prigionieri di guerra sono soldati o miliziani presi durante i combattimenti, a cui il diritto internazionale garantisce una serie di tutele; i civili invece sono persone che non partecipano ai combattimenti, per esempio i giornalisti, e nella maggior parte dei casi in periodo di guerra vengono arrestati illegalmente.