È morto lo scrittore statunitense Edmund White, conosciuto per i suoi libri dedicati ad amori e autori omosessuali

Edmund White durante un'intervista per Associated Press a New York, 27 agosto 2019 (AP Photo/Mary Altaffer)
Edmund White durante un'intervista per Associated Press a New York, 27 agosto 2019 (AP Photo/Mary Altaffer)

Lo scrittore statunitense Edmund White, conosciuto anche in Italia per i suoi numerosi romanzi autobiografici e biografie di scrittori omosessuali, è morto martedì a 85 anni. White era noto per le decine di libri e le centinaia di articoli, saggi e raccolte di racconti in cui esplorava l’omosessualità, molto spesso a partire dalle proprie esperienze sessuali. Tra le sue opere più note ci sono Le gioie dell’omosessualità (1977), un manuale scritto assieme allo psicoterapeuta Charles Silverstein, e L’uomo sposato (2000). In Italia la maggior parte delle sue opere è stata pubblicata dalla casa editrice Playground.

White nacque a Cincinnati nel 1940, crebbe nel Michigan ed esordì come scrittore nel 1973, dopo essersi stabilito a New York. Nonostante le resistenze della società del tempo, si occupò fin da subito di cultura gay e relazioni tra uomini, approfondendo temi come il coming out, l’AIDS e l’HIV, che aveva contratto negli anni Ottanta. Proprio al 1982 risale Un giovane americano, il primo romanzo semi-autobiografico di una serie ispirata alla sua vita, seguito da E la bella stanza è vuota (1988) e La sinfonia degli addii (1997).

Tra il 1983 e il 1990 White visse in Francia: si appassionò alla letteratura francese e curò le biografie di Marcel Proust, Arthur Rimbaud e Jean Genet. Per quest’ultima vinse un premio Pulitzer. Scrisse inoltre cinque autobiografie: la più recente, Gli amori della mia vita. Un memoir erotico, sarà disponibile in Italia dal prossimo 20 giugno.

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