Dopo 25 anni dovrebbero iniziare i lavori di bonifica dei rifiuti industriali delle discariche di Crotone

(Angelo Mastrandrea/il Post)
(Angelo Mastrandrea/il Post)

Eni Rewind, la società di Eni che si occupa di bonifiche industriali, ha detto che i lavori di bonifica delle discariche di Crotone inizieranno il 16 giugno. Sono lavori che si aspettavano da 25 anni, in cui ci sono stati solo interventi parziali per limitare gli effetti delle migliaia di tonnellate di scorie prodotte da due fabbriche sull’ambiente e sulla salute degli abitanti. Sono coinvolte 760mila tonnellate di rifiuti: il piano è di trasportare in Svezia nel prossimo anno 70mila tonnellate di quelli considerati pericolosi (che sono 360mila tonnellate in tutto), mentre quelli non pericolosi in una discarica italiana fuori dalla Calabria. La destinazione dei rifiuti era stata molto discussa, e recentemente era stato bloccato un piano che prevedeva lo smaltimento di tutti i rifiuti in Calabria.

Le discariche industriali di Crotone sono state identificate dal governo come siti da bonificare nel 2001. Si trovano in una fascia di circa un chilometro e mezzo lungo la costa appena a nord del centro città. I rifiuti che vi sono sepolti sono stati prodotti da due fabbriche dismesse, una di acido fosforico (un tempo gestita da Eni) e una di zinco: contengono metalli pesanti, materiale radioattivo e amianto. Eni ha detto che le maggiori spese per il trasporto in Svezia non causeranno costi superiori a quelli previsti perché sarà compensato dal minor costo dello smaltimento nelle discariche svedesi, pari a circa un terzo di quello delle discariche italiane. A giugno del 2026 però entrerà in vigore un regolamento dell’Unione Europea che vieta il trasporto di rifiuti pericolosi da uno stato all’altro: non è chiaro come proseguirà a quel punto il piano di bonifica.

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