L’uso di sostanze da parte di Elon Musk in campagna elettorale
Il New York Times ha scritto che in quel periodo il miliardario avrebbe utilizzato ecstasy, funghi allucinogeni e molta ketamina

Venerdì il New York Times ha pubblicato un lungo e dettagliato articolo sull’uso «tutt’altro che occasionale» di numerose sostanze stupefacenti da parte del miliardario Elon Musk mentre era impegnato nella campagna elettorale a sostegno di Donald Trump. Tra le sostanze citate dal New York Times, che ha sentito diverse persone vicine a Musk, ci sono ecstasy, funghi allucinogeni e una serie di farmaci non specificati. Ma l’articolo si è soffermato soprattutto sull’utilizzo di ketamina, una sostanza con effetti anestetici e psicoattivi tradizionalmente usata come farmaco, e consumata come droga ricreativa da alcuni decenni.
L’articolo è stato ampiamente ripreso e commentato, anche perché è uscito nello stesso giorno in cui Musk ha concluso il suo incarico a capo del dipartimento per l’Efficienza del governo (DOGE in inglese). Musk ha terminato il suo ruolo nel governo con una conferenza stampa nello Studio Ovale della Casa Bianca, di cui si è parlato parecchio anche perché aveva un vistoso livido sull’occhio destro (Musk ha detto che glielo avrebbe procurato con un pugno il figlio di 5 anni mentre giocavano insieme).
Secondo una fonte rimasta anonima, durante la campagna elettorale Musk avrebbe ammesso di essere dipendente dalla ketamina, di utilizzarla ogni giorno e di aver sviluppato per questo motivo gravi problemi alla vescica, uno degli effetti collaterali più noti tra i consumatori abituali. Era risaputo che Musk ne facesse uso: nel 2023 aveva fatto sapere di avere ottenuto una prescrizione medica per l’utilizzo di ketamina, sostenendo che l’impiego a dosi molto basse di questa sostanza (“microdosaggio”) fosse più utile rispetto ad altri farmaci per tenere sotto controllo la depressione.
Un’altra fonte ha detto che Musk portava sempre con sé un portapillole che, tra le altre cose, conteneva compresse di Adderall, uno stimolante cognitivo prescritto alle persone affette da sindrome da deficit di attenzione e che contiene anfetamina. Non è chiaro se Musk abbia continuato a fare uso di queste sostanze anche durante il suo incarico al DOGE.
L’uso di farmaci e droghe ricreative da parte di Musk, comunque, non è una novità: un’inchiesta pubblicata lo scorso anno dal Wall Street Journal aveva già documentato la sua tendenza a consumare abitualmente marijuana, cocaina, LSD, ecstasy, funghi allucinogeni e ketamina. Le dipendenze di Musk avevano sollevato dubbi sulla sua lucidità mentale, generando una certa preoccupazione tra i dirigenti di Tesla e SpaceX, due delle più importanti aziende da lui guidate.
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