La Russia ha lanciato il più alto numero di droni contro l’Ucraina dall’inizio della guerra: sei persone sono state uccise

Almeno sei persone sono state uccise nel terzo attacco compiuto in tre notti con droni e missili russi su diverse zone dell’Ucraina, quello in cui la Russia ha impiegato più droni dall’inizio della guerra: 355. L’aviazione ucraina ha detto di aver abbattuto o disattivato 288 droni e tutti e nove i missili lanciati nella notte dalla Russia contro diverse province ucraine, tra cui quelle di Kherson, Odessa, Mykolaiv e Sumy. Negli attacchi sono state danneggiate decine di case, edifici e automobili, e sono state ferite in totale 24 persone.
I droni lanciati dalla Russia hanno colpito anche alcune infrastrutture, tra cui una linea elettrica nella provincia di Bohodukhiv e un’azienda in quella di Kharkiv. Sono inoltre stati lanciati missili contro la zona di Kiev, la capitale, dove però non sono stati segnalati feriti.
Fra sabato e domenica la Russia aveva lanciato 367 tra droni e missili verso tredici regioni diverse, uccidendo 12 persone e ferendone una sessantina, aveva riferito il ministro dell’Interno ucraino Ihor Klymenko. Anche se altri bombardamenti russi precedenti avevano ucciso più persone, quello di domenica notte è stato il più esteso in termini di armi impiegate: è stato compiuto nel terzo e ultimo giorno dello scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, che ha coinvolto in totale duemila persone tra civili e prigionieri di guerra.
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