La banca centrale statunitense ha detto di voler ridurre il suo personale del 10 per cento

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (AP Photo/Jacquelyn Martin)
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (AP Photo/Jacquelyn Martin)

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha detto in un avviso ai dipendenti – di cui ha dato notizia Bloomberg – che inizierà un piano per ridurre il personale del 10 per cento. Attualmente la FED ha circa 24.500 dipendenti sparsi negli Stati Uniti, e una riduzione del 10 per cento significherebbe mandarne via quasi 2.500. Al momento non si è parlato di licenziamenti ma di un programma di dimissioni volontarie, da incentivare tramite buonuscite.

L’annuncio è stato dato in un momento in cui l’amministrazione di Donald Trump sta facendo molte pressioni sugli enti federali affinché riducano il personale e snelliscano le loro strutture. La banca centrale è comunque un’istituzione teoricamente indipendente dalle pressioni politiche – come la maggior parte di quelle del mondo occidentale, la cui azione deve essere guidata solo dall’andamento dell’economia – e non dipende dal Congresso per i finanziamenti. Eppure la FED è stata oggetto di ampie critiche da parte di Elon Musk, a capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), che ha spesso parlato di eccesso di personale e costi esorbitanti. Powell aveva sempre negato che la FED fosse “overstaffed”, cioè con più dipendenti di quanto servirebbero: «Overworked, but not overstaffed», ha detto a febbraio al Congresso, sostenendo con un gioco di parole che il personale è semmai troppo carico di lavoro, e non in eccesso.

Powell a sua volta è costantemente criticato in pubblico dal presidente Trump, che pretenderebbe una politica monetaria più in linea con le sue richieste e che per questo ha più volte minacciato di rimuoverlo dall’incarico.