C’è un cessate il fuoco negli scontri a Tripoli per l’uccisione di un importante miliziano libico, i più violenti da anni

Tripoli, Libia, 14 maggio 2025 (AP Photo/Yousef Murad)
Tripoli, Libia, 14 maggio 2025 (AP Photo/Yousef Murad)

Mercoledì il governo libico ha dichiarato una cessate il fuoco negli scontri che da lunedì stavano interessando la capitale Tripoli, i più violenti da anni in città: erano iniziati della notte tra lunedì e martedì, quando alcune fazioni rivali per il controllo del territorio avevano iniziato a combattere in seguito alla diffusione della notizia dell’uccisione di Abdel Ghani Al Kikli, noto anche con il soprannome di “Gheniwa”, che era a capo di un’importante milizia armata legata al governo e accusata da diverse ong internazionali di essere coinvolta nelle violenze sui migranti.

Da diversi anni Al Kikli era legato al governo che controlla Tripoli, l’unico riconosciuto ufficialmente dalla comunità internazionale ma solo una delle entità politiche che governano in Libia: per controllarne il territorio si serve di diverse milizie armate, tra cui quella di Al Kikli, che in questi giorni hanno partecipato agli scontri. Gli scontri hanno coinvolto buona parte della città, disseminata di auto bruciate ed edifici danneggiati. Non sono ancora state rese note informazioni sul numero di morti e feriti.

Di Al Kikli si era molto parlato in Italia appena due mesi fa, per via di una sua visita di alcune ore a Roma, di cui si era saputo soltanto quando era tornato in Libia.