La persona arrestata per i tre incendi a case collegate al primo ministro britannico è stata formalmente accusata di incendio doloso

Keir Starmer al numero 10 di Downing Street, Londra, 14 maggio 2025 (AP Photo/Kirsty Wigglesworth)
Keir Starmer al numero 10 di Downing Street, Londra, 14 maggio 2025 (AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

Il 21enne arrestato martedì perché sospettato di aver appiccato tre incendi in luoghi ritenuti collegati al primo ministro britannico Keir Starmer, a Londra, è stato formalmente accusato di incendio doloso «con l’intento di mettere in pericolo delle vite umane». Nessuno è comunque rimasto ferito negli incendi. Visto il coinvolgimento di un politico importante le indagini sono guidate dal reparto antiterrorismo.

Lunedì mattina un piccolo incendio aveva danneggiato l’ingresso della casa di Starmer nel quartiere Kentish Town, a nord della città. Domenica mattina presto c’era stato un altro incendio in un palazzo nel quartiere di Islington, non molto distante, anch’esso collegato a Starmer (il legame fra il primo ministro e la casa non è stato chiarito dalla polizia). Giovedì scorso nella stessa via di Kentish Town c’era stato un altro incendio ritenuto collegato alla vicenda, in cui era stata bruciata un’auto. Gli incendi non riguardano la residenza ufficiale del primo ministro, che è al numero 10 di Downing Street, nel centro di Londra.