L’ex presidente della Mauritania, Mohamed Ould Abdel Aziz, è stato condannato a 15 anni di carcere per corruzione e abuso di potere

Mohamed Ould Abdel Aziz, in una foto del 2019
Mohamed Ould Abdel Aziz, in una foto del 2019 (AP Photo/Bilal Hussein)

Giovedì Mohamed Ould Abdel Aziz, presidente della Mauritania dal 2008 al 2019, è stato condannato a 15 anni di carcere per corruzione e abuso di potere. Secondo i giudici negli anni al potere Aziz si arricchì illecitamente ai danni dello stato, accumulando un patrimonio di 70 milioni di dollari (più di 62 milioni di euro). La sentenza, in appello, è uno sviluppo di quella di primo grado di dicembre del 2023, quando Aziz era già stato condannato a 5 anni per le stesse accuse. Da allora è in carcere. I suoi legali hanno detto che faranno ricorso contro la sentenza nell’ultimo grado di giudizio residuo, la Corte Suprema.

È piuttosto raro, in Africa, che un ex capo di governo vada a processo per il suo operato al potere. Aziz è un ex generale, era arrivato al potere nel 2008 con un colpo di stato e aveva governato la Mauritania per dieci anni: alle elezioni del 2019 fu sconfitto dall’ex generale Mohamed Ould Ghazouani, che era stato uno dei suoi più stretti alleati politici. La transizione fu pacifica, nonostante in seguito Aziz abbia tentato di recuperare influenza. Il suo governo fu a lungo considerato un alleato dai governi occidentali nel contrasto ai gruppi islamisti attivi nella regione del Sahel, la fascia di territori che si trova appena a sud del deserto del Sahara.

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