L’Ucraina ha arrestato due presunte spie: dice che lavoravano per l’Ungheria
E che raccoglievano informazioni militari per valutare una possibile invasione della Transcarpazia, regione di confine dove vive una minoranza ungherese

Il servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha detto venerdì di aver scoperto una rete di spionaggio gestita dall’intelligence militare ungherese, che a suo dire sarebbe impegnata a raccogliere informazioni militari sull’Ucraina. Due persone di nazionalità ucraina sono state arrestate con l’accusa di aver raccolto informazioni riservate relative in particolare alla Transcarpazia, una regione occidentale dell’Ucraina confinante con l’Ungheria, dove è presente una numerosa comunità di lingua ed etnia ungherese.
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha definito «propaganda» l’indagine portata avanti dall’Ucraina, e poche ore dopo l’annuncio del servizio di sicurezza ucraino l’Ungheria ha espulso due diplomatici ucraini che lavoravano all’ambasciata di Budapest, accusandoli di spionaggio. In seguito l’Ucraina ha convocato l’ambasciatore ungherese e ha espulso per ritorsione due diplomatici ungheresi.
Le due persone arrestate sono un uomo e una donna che avevano fatto parte dell’esercito ucraino. Secondo il servizio di sicurezza ucraino erano state reclutate nel 2021 ed erano pagate da una persona dell’intelligence militare ungherese: sono accusate di tradimento. SBU ha anche descritto nel dettaglio quali fossero i compiti dei due arrestati, che operavano attivamente dal 2024: un uomo di Berehove, una città della Transcarpazia, stava raccogliendo e passando all’Ungheria informazioni sul posizionamento dei sistemi militari difensivi dell’Ucraina, compresi quelli antimissile S-300; una donna, che ha lasciato le forze armate ucraine quest’anno, doveva informare sulla presenza di jet da guerra ed elicotteri nella regione.
Secondo l’SBU queste informazioni servivano a valutare l’opportunità di un’invasione militare della regione: le due persone arrestate avrebbero anche dovuto raccogliere informazioni sulle reazioni della popolazione locale a questo “scenario”.
L’Ungheria fa parte dell’Unione Europea e della NATO, l’alleanza militare occidentale che sostiene l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia, ma il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha espresso più volte idee contrarie agli aiuti militari all’Ucraina, ed è il capo di governo europeo dalle posizioni più filorusse.
La Trascarpazia è da tempo un motivo di tensione fra i due paesi: l’estrema destra ungherese sostiene che i diritti della minoranza ungherese nella regione (circa 80mila abitanti) non siano tutelati, a partire da alcune restrizioni all’uso della lingua ungherese nelle scuole (permesso solo in aula durante le lezioni). Secondo l’Ucraina le rivendicazioni del governo di Orbán sono invece un pretesto per sostenere in modo indiretto la Russia e la sua propaganda sull’invasione dell’Ucraina.