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  • Sabato 3 maggio 2025

I Laburisti hanno vinto le elezioni in Australia

Anthony Albanese farà un secondo mandato come primo ministro, mentre il leader dell'opposizione non è stato nemmeno eletto in parlamento

Festeggiamenti alla notte elettorale del Partito Laburista australiano, a Sydney (Asanka Ratnayake/Getty Images)
Festeggiamenti alla notte elettorale del Partito Laburista australiano, a Sydney (Asanka Ratnayake/Getty Images)
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Il Partito Laburista del primo ministro Anthony Albanese ha vinto le elezioni parlamentari in Australia, che si sono svolte sabato 3 maggio (e sono già finite, per via del fuso orario). Albanese rimarrà quindi in carica per un altro mandato, ma non è ancora chiaro se riuscirà a formare un governo di maggioranza o se dovrà allearsi con altri partiti.

Albanese è in carica dal 2022, quando il suo partito vinse le elezioni e riuscì a formare un governo di maggioranza, per la prima volta dal 2007. È inoltre la prima volta in più di vent’anni che un primo ministro viene rieletto per un secondo mandato (l’ultimo fu John Howard, dei Liberali, nel 2004).

Il leader dell’opposizione Peter Dutton, del Partito Liberale (di centrodestra), ha riconosciuto la sconfitta del suo partito. Per lui le cose sono andate molto male, dato che non è nemmeno stato rieletto in parlamento: era candidato nel distretto di Dickson, vicino a Brisbane (sulla costa est), ma ha vinto la candidata dei Laburisti, Ali France. Dutton era parlamentare per Dickson dal 2001. Era comunque considerato un candidato debole per il ruolo di primo ministro: tra le altre cose è associato a una contestata politica di respingimento delle persone migranti che cercavano di arrivare via mare in Australia, promossa una decina d’anni fa quando era ministro dell’Immigrazione (per certi aspetti è ancora in vigore).

Nemmeno Albanese è particolarmente amato, ma neanche così impopolare. La sua prima elezione, nel 2022, mise fine a quasi dieci anni di governi guidati dal Partito Liberale. Durante il suo primo mandato ha proposto e sostenuto con forza un referendum per aumentare la rappresentanza delle persone aborigene, che però è stato bocciato. In generale però ha seguito un programma poco ambizioso, e Dutton ha spesso cercato di criticarlo presentandolo come un politico debole e poco determinato.

Viene spesso raccontata anche una vicenda della sua vita privata: Albanese è stato cresciuto solo dalla madre, e a lungo ha creduto che il padre fosse morto in un incidente stradale. Quando aveva 15 anni la madre gli disse che le cose non stavano così: il padre era vivo e si trovava in Italia. Anni dopo Albanese è riuscito a rintracciarlo e l’ha incontrato per la prima volta a Bari, nel 2009.

Anthony Albanese dopo la vittoria alle elezioni del 3 maggio 2025 (AP Photo/Rick Rycroft)

La campagna elettorale è durata appena cinque settimane: si è parlato soprattutto del presidente statunitense Donald Trump, come già successo in altre elezioni recenti. Nelle ultime settimane i consensi per i Laburisti erano cresciuti nei sondaggi, cosa che vari osservatori hanno associato al loro approccio più duro verso Trump (di cui molti australiani hanno una pessima opinione). Dutton era invece allineato a Trump su vari temi, tra cui l’immigrazione, i diritti civili e la necessità di ridurre sussidi e di ridimensionare la pubblica amministrazione.

Sabato sera (pomeriggio in Italia) Albanese ha tenuto un breve discorso per celebrare la vittoria: ha detto che gli elettori hanno scelto «la via australiana» («the Australian way») davanti alle difficoltà del momento, e che «da domani» tornerà al lavoro.