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  • Venerdì 2 maggio 2025

In Cile e in Argentina migliaia di persone sono state evacuate dopo un’allerta tsunami

Non sono stati segnalati danni alle infrastrutture o feriti, e le operazioni si sono svolte in modo ordinato

(EPA/Ignacio Cardenas)
(EPA/Ignacio Cardenas)
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In Cile e in Argentina migliaia di persone sono state evacuate in seguito all’allerta tsunami diramata dalle autorità cilene venerdì, dopo la rilevazione di un terremoto di magnitudo 7.4 nel mare a sud del paese. Al momento non sono stati segnalati danni a infrastrutture o feriti, ma la scossa è stata sentita distintamente nelle estreme zone meridionali di entrambi i paesi.

Secondo l’agenzia per le catastrofi cilena (Senapred), più di 1.700 persone si sono trasferite nelle zone più elevate di Puerto Williams e di Puerto Natales, nella regione di Magallanes. Sono state evacuate anche 32 persone dalle basi di ricerca in Antartide. Le operazioni, mostrate anche da alcuni video pubblicati sui social, si sono svolte in modo ordinato.

Anche in Argentina, nella Terra del Fuoco, sono state adottate misure precauzionali. Il terremoto è stato sentito soprattutto a Ushuaia, nell’estremo sud del paese: un funzionario della protezione civile ha fatto sapere che circa 2mila persone sono state fatte allontanare dalle zone costiere, e che non ci sono stati danni o feriti.

L’epicentro del terremoto si trova sul fondale marino circa 200 chilometri a sud della cittadina di Puerto Williams, e la scossa era avvenuta alle 9 di mattina (ora locale, le 15 italiane). Subito dopo la protezione civile del Cile aveva diffuso un ordine di evacuazione nella zona a causa di un possibile tsunami.