È stato annullato il mandato d’arresto nei confronti dell’ex presidente boliviano Evo Morales, accusato di tratta di minori

Un giudice della regione di Santa Cruz, in Bolivia, ha annullato il mandato d’arresto emesso lo scorso dicembre nei confronti dell’ex presidente Evo Morales, che era stato accusato di tratta di minori per aver avuto rapporti sessuali con una ragazza minorenne fra il 2016 e il 2019, quando lui era in carica. Al momento le motivazioni dell’annullamento non sono state rese note: l’indagine su Morales è comunque ancora aperta, ed è possibile che la sentenza venga impugnata presso un tribunale superiore.
Secondo i giudici che avevano emesso il mandato d’arresto, negli anni della sua presidenza Morales, che oggi ha 65 anni, avrebbe avuto regolarmente rapporti sessuali con una quindicenne, da cui avrebbe anche avuto un figlio. L’accusa di tratta è dovuta al fatto che, secondo i procuratori, la ragazza sarebbe stata iscritta nella sezione giovanile del Movimento per il Socialismo (o Mas, l’allora partito di Morales) con il preciso scopo di avvicinarla a lui e ottenere in cambio favori di vario genere. Anche la madre della ragazza era stata accusata di tratta di esseri umani.
Morales ha sempre negato le accuse, che sostiene siano politicamente motivate. L’attuale presidente della Bolivia, Luis Arce, è un ex ministro del governo di Morales che è poi diventato il suo principale rivale politico. Per sfuggire al mandato d’arresto, da mesi Morales è asserragliato in una sorta di bunker nella provincia di Chapare, nella zona centrale del paese.


