Molti sfollati di Bagnoli non sanno dove andare

Hanno lasciato casa dopo i terremoti ai Campi Flegrei, ma in mancanza di soluzioni più stabili è stata prorogata la loro sistemazione in albergo

L'assemblea e il corteo dei residenti di Bagnoli a Napoli il 15 marzo 2025 (ANSA / CIRO FUSCO)
L'assemblea e il corteo dei residenti di Bagnoli a Napoli il 15 marzo 2025 (ANSA / CIRO FUSCO)
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Le persone sfollate in seguito ai terremoti del 13 e del 15 marzo nell’area dei Campi Flegrei potranno prolungare la loro permanenza negli alberghi fino al 20 maggio, grazie a una proroga decisa dalla Protezione Civile alla fine di aprile. In mancanza del rinvio, molte persone con case dichiarate inagibili nelle aree di Napoli, Bacoli e Pozzuoli sarebbero rimaste senza sistemazione, ma ci sono forti dubbi su dove potranno andare dopo la nuova scadenza, vista la mancanza di decisioni chiare da parte del governo e delle amministrazioni locali.

Le ordinanze di sgombero erano state emesse qualche giorno dopo i terremoti, in seguito alle ispezioni da parte dei vigili del fuoco per verificare la stabilità degli edifici. Ne erano state emesse 34 che riguardavano 163 nuclei familiari, con decine di persone ospitate in alberghi della zona in attesa di soluzioni più stabili. A distanza di oltre un mese la situazione non era però cambiata e, con l’avvicinarsi della scadenza di fine aprile, i comitati di cittadini – soprattutto a Napoli nel quartiere di Bagnoli – si erano attivati chiedendo alle amministrazioni locali una proroga della convenzione per la sistemazione provvisoria in albergo.

Le istituzioni locali erano in attesa di aggiornamenti dal governo, che infine tramite la Protezione Civile ha annunciato questa settimana la proroga. Il governo ha però ricondotto parte della responsabilità della situazione ai problemi di gestione del “Contributo di autonoma sistemazione” (CAS), cioè della somma in denaro mensile che le persone sfollate possono richiedere al loro comune per coprire le spese di un affitto o di altre soluzioni abitative a pagamento più stabili. I comitati hanno in più occasioni segnalato ritardi nelle procedure per ottenere il CAS, cosa che avrebbe complicato la ricerca di sistemazioni alternative agli alberghi per alcune di loro.

Le difficoltà non riguardano comunque il solo ottenimento del CAS, ma anche la possibilità di trovare in tempi rapidi una casa in affitto dove vivere per qualche tempo. Uno dei principali comitati di Bagnoli sostiene che finora le istituzioni non abbiano rispettato gli impegni assunti nelle settimane scorse per la ricerca delle sistemazioni, con ulteriori difficoltà per chi sta cercando una casa in affitto. I tempi di utilizzo delle sistemazioni alternative potrebbero inoltre essere lunghi, perché si dovranno valutare gli interventi da effettuare nelle abitazioni dichiarate a rischio di crollo.

Il governo non ha comunque escluso un ulteriore rinvio della scadenza per la sistemazione in albergo, considerato che tre settimane difficilmente saranno sufficienti per provvedere a tutte le persone coinvolte, ma con vincoli legati alle risorse economiche finora messe a disposizione: «Resta inteso che, per permettere una gestione sostenibile ed efficace delle risorse disponibili, il numero complessivo degli ospiti accolti dovrà mantenersi costante e progressivamente diminuire».

Nell’area dei Campi Flegrei, un grande e complesso sistema vulcanico, si verificano sia fenomeni di bradisismo (che consistono nell’abbassamento e nel sollevamento del suolo nell’arco di alcuni decenni), sia di conseguenza frequenti terremoti, che in alcune circostanze possono causare danni soprattutto alle abitazioni più vecchie o non costruite con criteri antisismici moderni.

– Leggi anche: Com’è fare il vigile del fuoco ai Campi Flegrei