Il fumetto argentino più importante di sempre, scritto da un desaparecido

“L’Eternauta” è un classico della fantascienza sudamericana, anche per via del suo messaggio antiautoritario

Una copertina dell'Eternauta
Una copertina dell'Eternauta
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Il 30 aprile è uscita su Netflix L’Eternauta, serie tv ispirata all’omonimo fumetto argentino scritto da Héctor Germán Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López, considerato una delle opere più importanti e influenti della fantascienza latinoamericana. Pubblicato per la prima volta tra il 1957 e il 1959, L’Eternauta è diventato un fumetto di enorme culto per vari motivi, come l’originalità narrativa, l’ambientazione inconsueta per i canoni del tempo, l’efficace sottotesto politico e la riconsiderazione critica di cui fu oggetto negli anni Settanta, quando fu riletto come un’allegoria delle violenze e delle sparizioni che segnarono la dittatura militare di Jorge Videla.

L’importanza simbolica del fumetto, che oggi è uno dei testi di riferimento della resistenza argentina, fu accresciuta dalle reali vicende dello stesso Oesterheld: militante molto attivo della sinistra peronista, nel 1977 fu rapito insieme alle sue figlie ed entrò a far parte dei trentamila oppositori politici scomparsi nel corso della dittatura, i cosiddetti desaparecidos.

La storia dell‘Eternauta comincia quando il protagonista Juan Salvo e i suoi amici Favalli, Lucas e Polsky si accorgono che a Buenos Aires sta nevicando; presto però capiscono che a cadere dal cielo non è neve, ma una sostanza sconosciuta che uccide chiunque la tocchi. La nevicata è stata innescata da una civiltà aliena, gli Ellos (in italiano, “Loro”), che terrorizzano gli esseri umani comandando a distanza strane creature come i cascarudos, degli enormi insetti corazzati, e i manos, delle strane creature antropomorfe.

Per resistere all’invasione degli Ellos, Juan Salvo e i suoi amici si organizzano come possono: mettono insieme le risorse, costruiscono delle tute di fortuna per proteggersi dalla neve e coinvolgono gli altri superstiti che incontrano in piccoli gruppi di resistenza armata. Nel prosieguo del racconto, all’invasione aliena si aggiunge un altro tema classico della fantascienza: i viaggi nel tempo, un espediente che Juan Salvo e i suoi amici utilizzano per sovvertire il corso degli eventi e provare a impedire l’invasione degli Ellos.

L’Eternauta colpì fin da subito pubblico e critica per l’originalità di alcune scelte di Oesterheld, a partire dall’ambientazione. Molte storie di fantascienza del tempo si svolgevano in immaginarie metropoli futuristiche, distanti dalla quotidianità dei lettori. La Buenos Aires post apocalittica rappresentata da Oesterheld e Lopez è invece realistica e immediatamente riconoscibile, e ha contribuito a radicare L’Eternauta nell’immaginario collettivo argentino: nel fumetto sono presenti alcuni dei luoghi più rappresentativi della città, come il Puente Saavedra, un importante snodo viario che collega la capitale con la provincia, e l’Avenida del Libertador, una delle strade principali di Buenos Aires.

Una delle scene più suggestive e coinvolgenti del fumetto si svolge all’interno dello stadio Monumental, la struttura che ospita le partite casalinghe del River Plate, insieme al Boca Juniors la squadra più tifata di Buenos Aires.

Un altro punto di forza dell’Eternauta è lo sviluppo dei personaggi. Oesterheld li costruì a partire da una serie di caratteristiche distintive che rendono immediatamente chiaro il loro ruolo all’interno della storia: Juan Salvo, carismatico, silenzioso e risoluto, diventa fin da subito il leader in cui tutti i resistenti si riconoscono; Favalli è un ingegnere con studi di fisica alle spalle ed è la persona adatta a cui rivolgersi per costruire armi e mezzi di trasporto rudimentali, insieme al colto e razionale Lucas; Polsky è invece raffigurato come il gregario ideale, il personaggio pragmatico e determinato che non si lascia abbattere dal corso degli eventi. Si uniscono via via al gruppo personaggi che assolvono ad altre funzioni, tra cui un medico che si occupa di curare le ferite dei compagni e il cronista Mosca, che prende continuamente appunti per poter tramandare la storia dell’invasione alle generazioni successive.

Anche il senso più strettamente politico dell’opera fu chiaro fin da subito: la metafora dell’invasione aliena invisibile era molto adatta per rappresentare la situazione politica e sociale dell’Argentina del tempo, segnata dalla continua alternanza tra governi civili e militari. Negli anni Sessanta l‘Eternauta fu ristampato più volte: ottenne una grande popolarità, fu tradotto in diverse lingue e rese Oesterheld uno dei fumettisti sudamericani più importanti del tempo.

Ma il fumetto acquisì la rilevanza politica e culturale per cui è conosciuto oggi soltanto nel decennio successivo, quando Oesterheld pubblicò una nuova edizione dell’Eternauta, rivedendone alcune parti e coinvolgendo nell’operazione Alberto Breccia, un giovane e talentuoso disegnatore con cui aveva già collaborato in passato.

Breccia reinterpretò i disegni originali di Lopez con uno stile più espressivo e drammatico, giocando con ombre, deformazioni e linee frastagliate. Le sue tavole acuirono il senso di desolazione e incertezza tipico delle originali, e insieme alle modifiche apportate da Oesterheld accentuarono ulteriormente l’importanza attribuita a temi come la resistenza collettiva e la lotta per la libertà.

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L’Eternauta diventò insomma un fumetto ancora più marcatamente antimilitarista, anche perché nel frattempo le idee di Oesterheld si radicalizzarono a sinistra. In quel periodo rafforzò i suoi legami con i Montoneros, un gruppo guerrigliero di ispirazione peronista e marxista, di cui diventò responsabile della comunicazione. La sua fama di autore partigiano fu resa evidente anche dalle altre opere che realizzò in quegli anni, come La guerra degli Antares, una serie simile all’Eternauta ambientata in un’Argentina alternativa ricca e prosperosa in cui il peronismo non è mai finito, e Evita, vida y obra de Eva Perón, una biografia a fumetti dedicata a Evita Peron.

Prima di essere rapito, Oesterheld tornò a lavorare con Lopez e realizzò un seguito dell’Eternauta, in cui il ruolo di Juan Salvo come leader di un gruppo di resistenti e quello degli alieni oppressori come metafora delle dittature militari furono ulteriormente enfatizzati. Oesterheld scrisse l’opera clandestinamente e in circostanze molto difficili: la completò nel 1976, l’anno prima della sua sparizione.

Finora la critica ha accolto la trasposizione di Netflix in modi contrastanti: alcune recensioni l’hanno descritta come una serie tutto sommato buona, lodando in particolare la scenografia e l’interpretazione di Ricardo Darín, l’attore protagonista; altre l’hanno criticata per la scrittura, lo sviluppo troppo lento della trama e l’incapacità di restituire sullo schermo l’atmosfera epica e distopica dell’opera originale.

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