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  • Sabato 26 aprile 2025

La storia del figlio della vicedirettrice della CIA che si arruolò con la Russia

E morì nell'aprile del 2024 combattendo contro l'Ucraina a Bakhmut: si è saputo di lui soltanto adesso

Un selfie di Michael Gloss a Mosca (VKontakte)
Un selfie di Michael Gloss a Mosca (VKontakte)
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Michael Gloss era il figlio di una vicedirettrice della CIA, l’agenzia di intelligence esterna degli Stati Uniti, e nell’aprile del 2024 morì combattendo nell’est dell’Ucraina per l’esercito russo. Aveva 21 anni e la sua storia è diventata nota soltanto ora, dopo che venerdì il sito indipendente russo IStories ha pubblicato il suo nome e molti dettagli della sua vicenda. Dopo la pubblicazione dell’articolo la famiglia ha confermato tutto.

La storia di Gloss non è tanto diversa da quella di altre migliaia di volontari che si sono arruolati nell’esercito russo nel corso della guerra per soldi, adesione ideologica al regime del presidente Vladimir Putin o per ottenere benefici come la cittadinanza russa. Ma è al tempo stesso eccezionale per l’identità di Gloss: sua madre Juliane Gallina è la vicedirettrice della CIA con delega all’innovazione digitale e una delle funzionarie di intelligence più importanti del paese; suo padre Larry Gloss è un ex militare decorato e lavora anche lui nel campo dell’intelligence.

In un’intervista con il Washington Post i genitori di Gloss hanno detto che non avevano idea che il figlio stesse combattendo in Ucraina con i russi fino a che, nel giugno del 2024, non ricevettero la comunicazione che era morto in guerra per una «ingente perdita di sangue» a seguito di un attacco di artiglieria. Michael Gloss militava in un reparto d’assalto russo e combatteva in prima linea sul fronte, in quella che al tempo era la zona più pericolosa di tutte: la cittadina di Bakhmut.

Parlando con il Washington Post, Larry Gloss ha detto che suo figlio Michael aveva sempre avuto problemi di salute mentale, anche se non ha specificato quali. Ha detto inoltre che era stato un bambino e poi un ragazzo insofferente nei confronti dell’autorità: «Era il giovane uomo più anti establishment (…) del mondo». Michael Gloss era un militante ambientalista, femminista e di sinistra. Sui suoi profili social ci sono fotografie in cui partecipa a proteste per l’ambiente e contro l’eliminazione del diritto federale all’aborto negli Stati Uniti. In una foto ha in mano un cartello con scritto: «Non si può vietare l’aborto, si può solo vietare l’aborto sicuro».

Alcuni anni fa, ha detto Larry Gloss, Michael smise di prendere i farmaci che gli erano stati prescritti, e cominciò ad avere un comportamento più imprevedibile. Nel gennaio del 2023 abbandonò l’università e partì per l’Europa. Arrivò in Italia, dove lavorò per un periodo in alcune aziende agricole (sul suo profilo Instagram ci sono foto di scritte anarchiche e antifasciste scattate a Bari), e poi si spostò in Turchia per partecipare a un raduno di Rainbow Family, un’organizzazione di controcultura hippy nata negli anni Settanta e ancora attiva. In Turchia prese parte ai soccorsi dopo il gravissimo terremoto che colpì il paese nella primavera del 2023. In quel periodo si era fatto crescere la barba e vestiva con una tunica lunga, e tutti lo chiamavano “Gesù”.

Non è chiaro perché a un certo punto Michael abbia deciso di andare in Russia. Alcuni sostengono che avesse sviluppato forti sentimenti antiamericani e antioccidentali: «Guardava in continuazione video sulla Palestina ed era arrabbiatissimo con l’America. Ha cominciato a pensare di andare in Russia. Voleva entrare in guerra contro gli Stati Uniti. Ma penso fosse molto influenzato dai video cospirazionisti online», ha detto a IStories una persona che lo conosceva. In effetti nel 2023 Michael cominciò a utilizzare il social media russo VKontakte (simile a Facebook), e a pubblicare molto materiale di propaganda russa, soprattutto contro l’Ucraina.

Soldati ucraini in trincea vicino a Bakhmut, marzo 2024 (AP Photo/Efrem Lukatsky)

Altri conoscenti ritengono che Gloss volesse andare in Russia per farsi finanziare un progetto ambientalista che sperava di mettere in atto, una specie di gigantesco sistema di purificazione dell’acqua. La famiglia ha ammesso di non avere idea di quali fossero le sue intenzioni. «Posso solo dare la colpa ai suoi problemi di salute mentale. Non c’è altra risposta logica», ha detto il padre.

Nell’agosto del 2023 Michael entrò in Russia passando per il confine con la Georgia. Viaggiò un po’ per il paese e poi a settembre, poche settimane prima della scadenza del suo visto turistico, firmò un contratto da soldato volontario con le forze armate russe. Fece due settimane di addestramento in un centro militare fuori Mosca, e poi da lì fu spostato a Ryazan, circa 200 chilometri a sud-est della capitale, dove fu inserito nel 137esimo reggimento aviotrasportato per continuare l’addestramento. IStories ha raccolto decine di video e foto pubblicate sui social da Michael stesso o da suoi compagni militari, molti dei quali erano mercenari nepalesi.

All’inizio del 2024, non si sa esattamente quando, Michael fu trasferito in Ucraina. A metà marzo la sua divisione cominciò a marciare verso Bakhmut. Michael fu ucciso il 4 aprile. La famiglia seppe della sua morte a giugno, e il suo corpo fu rimpatriato dalla Russia a dicembre. Per quasi un anno, la famiglia Gloss non ha voluto rivelare le circostanze in cui era morto. Sul suo necrologio la famiglia aveva fatto scrivere: «Con il suo cuore nobile e il suo spirito da guerriero, Michael stava portando avanti il suo eroico cammino quando è stato ucciso tragicamente nell’Est Europa».

Dopo la pubblicazione dell’articolo di IStories, la CIA ha diffuso un breve comunicato in cui ha scritto: «La CIA considera la morte di Michael una questione familiare privata e non una questione di sicurezza nazionale». È un modo per dire che secondo l’agenzia il fatto che Michael si fosse arruolato con la Russia non è legato al lavoro che facevano i suoi genitori, ma una scelta personale del giovane.

Larry Gloss ha detto che lui e sua moglie erano sconvolti quando hanno saputo che Michael aveva combattuto per la Russia: «Prego soltanto che non abbia fatto male a nessuno», ha detto.