I caschi rubati dagli scooter a noleggio a Roma

La procura ha indagato cento persone per riciclaggio e chiesto sette rinvii a giudizio

Uno scooter Cooltra (AP Images)
Uno scooter Cooltra (AP Images)
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La procura di Roma ha indagato cento persone per il furto dei caschi degli scooter a noleggio della società spagnola Cooltra in città. La procura ha chiesto per ora il processo per sette delle persone coinvolte: tre di loro hanno tra i 19 e i 22 anni. Gli indagati sono accusati di ricettazione.

La ricettazione è un reato punito dall’articolo 648 del codice penale e ha a che fare con la sostituzione o il trasferimento di beni, in questo caso i caschi di Cooltra, di provenienza illecita. Quattro dei sette imputati hanno presentato le loro scuse alla società, versando anche un risarcimento danni pari a 400 euro ciascuno.

La società ha accettato le scuse ritirando nei loro confronti la querela ma, poiché la ricettazione è un reato procedibile d’ufficio (prevede cioè che l’azione penale venga avviata automaticamente senza che sia necessaria una querela o una denuncia da parte del soggetto offeso) il processo nei loro confronti potrebbe comunque tenersi. Sarà ora la procura a dover prendere una decisione. Cooltra nei loro confronti non si costituirà parte civile, a differenza di quanto farà contro i tre che non si sono scusati.

Negli scooter elettrici di Cooltra, come di altre aziende di questo tipo, i caschi sono a disposizione di tutti gli utenti, che una volta finito di usare il servizio devono riporli nel bauletto del motorino. Cooltra aveva iniziato a subire centinaia di furti alla fine del 2023 e aveva quindi deciso di affidarsi a un gruppo di investigatori a cui aveva fornito i nomi delle persone che per ultime avevano indossato il casco assegnato a ciascun motorino e che non era stato riposto nel bauletto alla fine dell’utilizzo del mezzo.

Il Corriere della Sera scrive che gli investigatori hanno fatto le loro ricerche per le strade di Roma, ma anche attraverso i social: uno dei sette indagati, uno dei quattro che ha presentato le proprie scuse, aveva ad esempio postato una foto sugli sci con il casco Cooltra. Dopo che la società ha presentato una serie di denunce è iniziata l’inchiesta della procura.